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Holi festival in arrivo. Ed è subito primavera

Una studentessa indiana festeggia Holi nel campus dell'università di Calcutta, India, 12 marzo 2017 (DIBYANGSHU SARKAR/AFP/Getty Images)

Oramai sono diversi anni che sulla homepage di Google vengono inserite animazioni e vignette dedicate alla ricorrenza della giornata. Nel doodle di oggi, le lettere della scritta “Google” assumono una nuova serie di colori in seguito a un’orda di allegri ragazzini che passano correndo e le cospargono di una polvere colorata. Che succede?
E’ l’arrivo dell’ Holi festival, o festa dei colori, che è diventata il segnale della fine dell’inverno e dell’inizio della primavera: non ha una data fissa, ma variabile in base al calendario lunare e nel 2017 cade oggi, 13 marzo. La festa, infatti, cade in genere il giorno dell’ultima luna piena invernale.

 In tutto il mondo, e anche in Italia, questa festività è diventata molto famosa e ha conquistato l’attenzione di migliaia di persone, che ogni anno si riversano nelle piazze e nei parchi, ballando e gettandosi addosso polveri e acque colorate (chiamate gulal), che è l’aspetto più conosciuto e più caratteristico della festa dei colori. Anche in Occidente quindi, siamo stati contagiati da questa vera e propria esultanza di colori, alla quale si sono ispirate manifestazioni più recenti, come ad esempio la Color Run, conosciutissima oramai in tutta Europa e anche negli Stati Uniti.

In realtà, questa celebrazione ha un’origine ben più radicata: è una tradizione che arriva dalla mitologia induista e si racconta che nacque quando il dio Krishna, scuro di carnagione, e invidioso della pelle bianca dell’amata Radha, le dipinse la faccia con dei colori. Da quel momento le coppie di innamorati si dipingono reciprocamente il viso durante la festa in segno di benevolenza.
Per questo, il significato profondo della celebrazione è religioso e precisamente onora “la vittoria del bene sul male”. Prima di arrivare in Occidente, era festeggiata principalmente in India e Nepal, ma anche in Pakistan e Bangladesh e in tutti gli altri Paesi del mondo in cui sono presenti comunità di induisti.
La festa dura due giorni: la sera prima viene acceso un grande fuoco e da quel momento iniziano i festeggiamenti che durano tutti il giorno seguente: è la giornata in cui si dimenticano i dolori e si perdona.
Nell’ Holi festival ricchi e poveri, vecchi e giovani, uomini e donne festeggiano e giocano insieme: anche le rigide strutture sociali vengono abbandonate.
Oltre ad essere una festa liberatoria e di buon auspicio, è una vera gioia per gli occhi: non a caso i fotografi non perdono tempo e corrono alle manifestazioni di tutto il mondo (ma soprattutto ai cortei delle città di Chennai e Vrindavan) per scattare bellissime foto.

(Qui sotto alcune foto scattate ai cortei dell’Holi festival)

Giulia Baldino