Si è conclusa martedì scorso la seconda ed ultima giornata del Festival delle Generazioni di tappa a Roma. Arrivato alla sua terza edizione, ha fatto tappa nella capitale nelle giornate del 27 e 28 marzo e proseguirà a Salerno il 23 giugno. La manifestazione, ideata e promossa dalla Fnp, il sindacato dei pensionati della Cisl, è stata un susseguirsi di più appuntamenti liberi al pubblico che sono andati a creare una discussione aperta sul macrotema principale del festival, ovvero “Oltre le frontiere: generazioni e culture”.
La giornata è iniziata alle nove nel quartiere più vicino agli studenti: la Città Universitaria, per poi spostarsi al Centro congressi del Coris, nella sede della FNP Cisl di via Po e infine all’ Auditorium Donat Cattin. Un evento itinerante quindi, proprio per riuscire a raggiungere il maggior numero di persone e per mostrarsi disponibile e aperto alla società in cui viene inserito. Il secondo giorno della manifestazione è stato variegato e ricco di esperienze: sono state organizzate diverse “lezioni aperte” nelle aule della Sapienza, alle ore 9 è stata fatta la rassegna stampa insieme al commento dei giornali del mattino, e due eventi in particolare sono rimasti aperti al pubblico per l’intera giornata, “Nuove sperimentazioni al Festival”, e la mostra fotografica “Sospesi tra due mondi ”.
Si è entrati nel vivo dell’atmosfera con “Giovani. Periferie che si sentono centro”, una conferenza che ha trattato il tema d’attualità delle periferie dove hanno preso la parola Luca Abete, Mario Morcellini, e dove il rapper Omarito Sall ha dato libero sfogo ai suoi ritmi facendo ballare tutta l’aula. All’interno delle varie discussioni, hanno trovato spazio anche l’argomento della violenza e delle frontiere – altri temi scottanti – che sono stati trattati in diversi momenti, rispettivamente nelle conferenze “Oltre le frontiere del web: fermiamo la violenza on e off line”, “Oltre le frontiere dell’occupazione” e “Oltre le frontiere: generazioni e culture”.
I nomi che hanno dato vita al festival delle generazioni sono moltissimi, tra quali (solo alcuni) Maria Cristina Antonucci, Luisa Porrino, Giulio Sapelli, Marco Magheri, Andrea Pancani e Roberto Sommella. Durante l’intero svolgimento del festival, i microfoni di Radio Sapienza sono rimasti accesi per una diretta che si proponeva di rendere partecipi al festival anche chi non potesse essere presente in città, e molti ospiti e moderatori degli eventi sono stati intervistati dai ragazzi in studio per approfondire alcune tematiche.
Dalle ore 18:00, in dirittura d’arrivo del festival, si sono svolti gli ultimi tre appuntamenti conclusivi della manifestazione. Nell’incontro “Generazioni senza frontiere”, moderato da Francesco Morace e Luigi Gia, caporedattore della sezione affari e finanza di Repubblica, si è parlato del nuovo modo di fare economia, anche insieme a Federico Filippa, di Subito.it, che ha spiegato come si stia diffondendo l’abitudine del riuso degli oggetti. Ermenegildo Bonfanti, segretario di Fnp Cisl, e quindi padre ideatore del festival, ha ricordato che “la comunicazione intergenerazionale è la risorsa più potente di questo paese”. Ha lasciato poi la parola al regista Pupi Avati, protagonista della serata, che ha messo a disposizione tutta la propria esperienza e professionalità e, lasciando a casa ogni sorta di distanza personale, ha raccontato in maniera introspettiva i dubbi, le debolezze, i sogni ma anche i dolori con i quali ogni individuo si trova a fare i conti nella propria vita.
Al termine della conferenza, una breve pausa ha lasciato raffreddare i microfoni, per poi ritrovarli alle 21:00, insieme a Pupi Avati, alla giornalista Paola Saluzzi e all’attore Valentino Agunu: un’introduzione di mezz’ora al film “Le nozze di Laura” diretto dal famoso regista, che è stato proiettato in sala come conclusione di queste due giornate piene di interessanti riflessioni.
Qui sotto sono disponibili le registrazioni delle interviste a:
Pupi Avati, a cura di Matteo Carnevale,
Ermenegildo Bonfanti, a cura di Giulia Baldino,
Luigi Gia, a cura di Simone di Gregorio