Torna a Roma, dal 6 al 13 novembre, al cinema Savoy la 21° edizione del MedFilm Festival, in cui si promuoverà per la prima volta in Italia il cinema Mediterraneo.
L’evento è finalizzato alla diffusione dei temi recentemente al centro dell’attenzione nei notiziari di tutto il mondo. Attraverso gli audiovisivi e il cinema di qualità, saranno prodotte immagini che siamo ormai abituati a vedere nei telegiornali: l’immigrazione, la disperazione di persone vittime di guerre civili, il razzismo e la xenofobia. Sono questi i temi che saranno affrontati nelle pellicole proiettate al Festival, senza dimenticare argomenti come la tutela dei Diritti Umani e il dialogo interculturale.
Un’edizione imperdibile, ricca di testimonianze dirette dai paesi coinvolti dall’esodo. Sono previsti ospiti prestigiosi e diversi film in anteprima. Confermate le sezioni principali del Festival: Concorso Lungometraggi “Premio Amore e Psiche”, Concorso Documentari “Premio Open Eyes”, Concorso Cortometraggi “Premio Methexis” e Nuova Europa LUX Prize. L’iniziativa dedicherà inoltre un focus alla Siria ed un evento speciale alla serialità televisiva israeliana.
MedFilm Festival punta non solo alla promozione e alla divulgazione della cultura europea e mediterranea, ma si concentra principalmente su educazione, sensibilizzazione e tolleranza per le nuove generazioni, in modo tale da convincere le “nazioni accoglienti” che la diversità è un valore.
MedFilm è un Festival tematico o, per essere più precisi, sociologico, dove vengono messe in evidenzia le vite di immigrati e rifugiati politici, costretti ad abbandonare la propria casa per cercare fortuna. Il Mediterraneo è il perno centrale di queste vite: tutto ruota intorno a questo mare di speranza, ormai epicentro del mondo e delle vite sfortunate. Questo nuovo cinema cercherà di esplorare i grandi temi che lo avvolgono, per dimostrare che c’è sempre qualcosa di buono nel cambiamento.
Simbolo onirico di questo grande evento è il manifesto tratto dall’opera video di Adrian Paci “Centro di permanenza temporanea” (2007), in cui compaiono alcuni immigrati su una scala di un aereo che non c’è, immobili ed esausti, i quali aspettano di essere rimpatriati in un paese che hanno cercato di abbandonare con tutte le loro risorse. Lo stesso Paci è stato un immigrato, arrivato in Italia nel 1997 dall’Albania, e nelle sue opere riprende le tematiche care al Festival come l’immigrazione, la condizione umana, la xenofobia e la dislocazione dell’essere umano.
Ciò che ci si aspetta da questa nuova produzione sarà sicuramente un’esplosione di emozioni e di esaltazione del Vecchio continente, che, nonostante le continue critiche, riesce a risollevarsi e rimboccarsi le maniche per aiutare i più bisognosi. MedFilm è un ponte del Mare Nostrum senza filtri, unisce e sensibilizza le diverse culture per creare uno stato unitario, o meglio un popolo nuovo, che lentamente si muove per un’Europa migliore.
Ilaria Cerullo