Da sempre Roma attrae ed è fonte di ispirazione per molti artisti e poeti. È una città affascinante, poetica, ricca di storia e cultura ma allo stesso tempo estremamente complessa e dinamica: sono molte, infatti, le realtà che si incontrano passeggiando per i suoi quartieri e le sue strade.
Per 18 mesi, il fotografo Jacopo Brogioni è andato in giro per Roma, raccogliendo testimonianze che ha riportato, senza giudizi morali e filtri, attraverso ritratti di donne: alcune sono nate e cresciute nella Capitale, altre ci vivono o lavorano mentre altre ancora ci sono solo passate. Cento volti, cento vite, cento storie che rappresentano ognuna un luogo e una sfumatura della Città Eterna. È possibile ammirare le fotografie fino al 12 maggio ai Musei Capitolini. La mostra, intitolata “Roma. Il racconto di Cento Donne”, è stata fortemente voluta dall’Istituto Treccani, che ha sempre avuto tra i suoi obiettivi primari quello di contribuire alla documentazione della contemporaneità, come ribadito dal direttore dell’Istituto dell’Enciclopedia Italiana, Massimo Bray.
Le donne fotografate sono senzatetto, detenute, tassiste, giornaliste, parrucchiere, poliziotte, impiegate, artiste, chef ma anche studentesse, rifugiate e turiste. Ognuna di loro, come un pezzo di un puzzle, contribuisce a rendere chiaro il ritratto della città di Roma. Non mancano i personaggi pubblici: Brogioni, infatti, ha immortalato anche la cantante Paola Turci e Ilaria Cucchi, protagonista della più nota battaglia contro l’ingiustizia giuridica degli ultimi anni. Ha aderito al progetto anche Virginia Raggi, ritenendo che queste fotografie rappresentino la speranza che le nuove generazioni possano raccogliere i frutti del lavoro, anche lontano dai riflettori, delle donne (e degli uomini) per il futuro della città.
In generale la mostra mette in luce il legame indissolubile tra lo spazio urbano e la comunità che lo abita, mostrando che per ritrarre una città non basta soffermarsi solo sui suoi edifici e monumenti ma bisogna analizzare anche il tessuto sociale che vive all’interno di essa. Ricordiamo, infine, che la mostra è gratuita quindi vi consigliamo assolutamente di sfruttare quest’occasione.
Ludovica Lazzarini