AIL, l’Associazione italiana che promuove e sostiene la ricerca scientifica per la cura dei tumori del sangue, persegue il lodevole obiettivo di accompagnare e assistere scrupolosamente tutti i malati onco-ematologici, offrendo anche ai pazienti affetti da patologie estremamente rare, l’opportunità di essere ascoltati e seguiti.
In particolare AIL, con il supporto delle aziende farmaceutiche Kyowa Kirin e Takeda, è al momento fiera di sostenere la battaglia contro i linfomi cutanei, i quali rappresentano una rara tipologia di linfomi non Hodgkin. Tale malattia consiste nell’incontrollata moltiplicazione di un particolare tipo di cellule del sangue, i linfociti, i quali si accumulano copiosi a livello di diversi organi, principalmente della cute, causando più o meno sintomi a seconda che siano localizzati o diffusi.
Si tratta di malattie difficilmente gestibili da parte dei pazienti, innanzitutto a causa di una diagnosi spesso complessa e non immediata, la quale richiede l’incessante cooperazione fra specialisti dermatologi ed ematologi, con lo scopo di riconoscere in tempo i sintomi e permettere un trattamento adeguato. Tale trattamento coinvolgerà varie figure sanitarie, andando a costituire un vero e proprio “Team di cura” pronto a gestire, in maniera quanto più possibile personalizzata, la cura stessa del paziente.
È anche a causa del difficile riconoscimento dei sintomi che la gestione della malattia risulta complessa, in quanto le lesioni che si presentano a livello cutaneo sono spesso confondibili con quelle tipiche di altre malattie dermatologiche non tumorali come eczemi, dermatiti o psoriasi. Proprio per tale motivo è necessaria la stretta collaborazione tra diversi specialisti e una presa di coscienza maggiore, finalizzata a limitare il difficile reperimento di informazioni riguardanti sia la patologia in sé che i centri di cura in questo specializzati.
Ecco che AIL, proprio con lo scopo di sopperire a tali mancanze, oltre a fornire una scheda contenente indicazioni e notizie di carattere generale concernenti la malattia, ha approfondito il tema della gestione multidisciplinare del paziente, delle novità nel campo della ricerca e ha creato un video che racchiude una serie di consigli degli esperti sulla gestione quotidiana delle lesioni cutanee. In tal modo l’Associazione conferma ancora una volta il suo grande desiderio di far sentire tutti i pazienti compresi e guidati verso una luce che, proprio grazie all’impegno di tutti, si fa sempre meno fioca e utopica.