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Al via Videocittà festival 2024: Overmono, Bluem, Rip, Thru Collected e l’installazione Nebula con Giorgio Moroder

Nebula, l'installazione del Gazometro - Videocittà Festival 2024

Venerdì 5 luglio 2024 – prima serata di Videocittà festival 2024, festival di arti digitali giunto alla settima edizione e che sempre di più si conferma come un appuntamento imperdibile per osservare sprazzi di futuro nel cuore della città più antica del mondo.

Videocittà festival 2024: I live A/V e Nebula

Nebula, la gigantesca installazione site specific nel cuore del quartiere ostiense nella torre del Gazometro firmata da The Quiet Ensamble con le musiche di Giorgio Moroder, è visibile da lontano con le sue luci che si accendono quando fa sera, attorno alle 22.00, poco dopo la fine dell’esibizione nel main stage dei Thru Collected. Il collettivo napoletano composto da 12 membri che spazia tra urban pop, hip hop, punk ed elettronica in maniera flessibile e sempre sorprendente ha portato la sua solita carica giovanile, sfrontata e divertente, ma con un’attenzione agli arrangiamenti e con strutture particolarmente fresche che spesso rompono la standardizzazione della forma canzone pop che li distingue nel panorama alternative italiano. Tra “Musica di Merda” e “A Danz ro Ragn”, il collettivo di Sano, Specchiopaura, Altea, Alice (e non solo) alternando pezzi in italiano ad altri in dialetto napoletano, brani energici a ballad intime e sofferte che conducono verso la fine ad un solenne mosh pit sulle note di Discomoneta, aprono la lineup musicale della serata, che continuerà fino a tarda notte.

Thru Collected, Videocittà Festival 2024 - Foto di Mario Monopoli
Thru Collected, Videocittà Festival 2024 – Foto di Mario Monopoli

 

 

Alle spalle del main stage dell’altoforno intanto Nebula ha iniziato a brillare. Se dall’esterno lo spettacolo sembra già affascinante, dopo una coda lunga di avventori incuriositi dall’esperienza, entrati nello spazio nel gazometro ci si distende, chi per terra chi sulle sdraie sparse nella enorme area circolare, ad osservare il cielo, inquadrato dalla struttura circolare e metallica della torre del gazometro. Accompagnati dalle note delicate e sintetiche di Giorgio Moroder, il firmamento si colora di migliaia di piccole luci puntiformi di vari colori, che presto iniziano a muoversi e formare legami tra loro, in un network di stelle apparentemente infinito e dinamico. Stelle che cadono dal cielo, quasi trafiggendo gli spettatori, in un’atmosfera contemplativa da cui non ci si vorrebbe svegliare, ma che purtroppo a un certo punto finisce.

Nebula, The Quiet Ensamble e Giorgio Moroder, Videocittà Festival 2024 - Foto di Mario Monopoli
Nebula, The Quiet Ensamble e Giorgio Moroder, Videocittà Festival 2024 – Foto di Mario Monopoli

Nel frattempo nel main stage dalle 22.30 si sta esibendo Bluem, artista sarda di stanza a Londra che si muove tra elettronica e pop attraversati da miti e leggende della sua Sardegna declinati al femminile. Su The Music Box ne abbiamo parlato con lei in occasione dell’uscita del suo ultimo album “nou“, tra i lavori più interessanti del 2023 (clicca qui per riascoltare l’intervista). Particolarmente interessata all’aspetto visivo, l’esibizione sul palco dell’Altoforno è l’occasione per mostrare in grande questo aspetto, avvolgendo oltre allo schermo principale anche le mura del vecchio forno diroccato, piattaforma perfetta per videomapping di grande impatto.

 

Bluem, Videocittà Festival 2024 - Foto di Mario Monopoli
Bluem, Videocittà Festival 2024 – Foto di Mario Monopoli

Contemporaneamente nella terrazza G3, all’ultimo piano della sezione dov’è possibile vedere varie installazioni artistiche e provare esperienze in realtà virtuale, c’è il set dei Rip, altra conoscenza di The Music Box e di cui potete recuperare l’intervista qui. Duo composto da Raffaele Lombardo e Brama, in breve tempo si sono imposti in palcoscenici importanti iniziando dal Lazio Sound nel 2023 e ritrovandosi poco dopo sul palco del leggendario Primavera Sound, i due propongono un elettronica dance e malinconica allo stesso tempo, che ricorda Fred Again ma con molte altre influenze che vengono dai vocals sintetici di Bon Iver ai Mount Kimbie.

Rip, Videocittà Festival 2024 - Foto di Mario Monopoli
Rip, Videocittà Festival 2024 – Foto di Mario Monopoli

Alle 23.30 è il turno del trapper estone Tommy Cash che sconvolge il main stage dell’Altoforno con una carica di energia devastante, tra esplosioni gabber e visuals dal montaggio fittissimo di videogiochi ps2, Final Fantasy, linguaggio memetico e schizofrenico a cui è impossibile resistere, a metà tra il ballo sincopato e la risata nonsense per lo spettacolo assurdo, dinamico e senza punti di riferimento offerto all’artista estone.

Tommy Cash, Videocittà Festival 2024 - Foto di Mario Monopoli
Tommy Cash, Videocittà Festival 2024 – Foto di Mario Monopoli

Ultimi ospiti musicali nel palco principale sono gli Overmono, duo elettronico gallese che propone un dj set fatto di sample vocali incessante su cui si alternano momenti di respiro ambient con basi breakbeat a esplosioni drum and bass, ricordando la tradizione Uk Garage di Burial ma in versione dancefloor, con visual particolarmente esplosivi e densi di colori ed estetiche che vanno da automobili supersaturate a cavalli dispersi in una prateria vicini a una cascina, per poi glitchare e tramutarsi in un mare di colori.

Overmono, Festival 2024 - Foto di Mario Monopoli
Overmono, Festival 2024 – Foto di Mario Monopoli