Presentato ufficialmente alla mostra del Cinema di Venezia 2013, il lavoro sarà proiettato mercoledì 5 novembre presso l’aula magna del Rettorato.
Ancora una volta il cinema si fa portatore di storie attinte dalla realtà. «Con il fiato sospeso», dichiaratamente ispirato alla vicenda di Emanuele Patanè, Dottorando di Scienze Farmaceutiche di Catania, morto di cancro cinque anni prima che il proprio laboratorio fosse chiuso per un sospetto di inquinamento ambientale, è l’amara narrazione di un’Italia che tutela poco le proprie potenzialità. Diretta da Costanza Quadriglio e interpretato da Alba Rohrwacher e Michele Riondino, la pellicola tocca con delicatezza la vicenda di Stella, studentessa universitaria che, inserita in un gruppo di ricerca, si rende conto immediatamente della precaria condizione in cui vige il proprio ambiente lavorativo. Nonostante gli innumerevoli ostacoli, la ragazza concede priorità al proprio sogno di ricerca, mettendo a repentaglio la propria salute.
A margine della proiezione, si alterneranno nel dibattito Silvano Tortorella, Docente di Analisi dei medicinali, Pietro Montani, Professore ordinario di Estetica presso il Dipartimento di Filosofia, Bruno Botta e Romano Silvestri, rispettivamente Direttore e Presidente della Commissione Sicurezza del Dipartimento di Chimica e Tecnologia del Farmaco, Sabina Sernia, Medico Competente Coordinatore Centro di Medicina Occupazionale, e Roberta Curini, Docente di Gestione del rischio chimico. Saranno presenti all’incontro anche l’avvocato Santi Terranova e Carmen Valisano della Testata giornalistica CTzen.
Ad introdurre e moderare Mazzino Montinari, critico de ‘’Il manifesto’’ e delle Giornate degli Autori della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia.
Valerio Vestoso