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Alla Sapienza l’ultima tappa del tour di Luca Abete “#Noncifermanessuno”. Ecco la video-intervista dell’evento

Tutto è partito nel lontano 2014, dove ho avuto il desiderio di creare una campagna sociale di ascolto per i ragazzi. Sappiamo tutti che in questo momento storico i giovani hanno bisogno di essere ascoltati e questo tour ci siamo detti andiamoli ad ascoltare”. Con queste parole, oggi martedì 16 maggio ha avuto luogo presso la Facoltà di Economia dell’Università di Roma La Sapienza l’ultima tappa di #Noncifermanessuno, il talk motivazionale ideato e condotto da Luca Abete, che ha attraversato il Paese da Nord a Sud incontrando e confrontandosi con giovani studenti universitari.

L’evento, condotto dal noto giornalista di Striscia la Notizia, giunto ormai alla sua nona edizione, nasce da un desiderio di confronto con chi si trova all’interno di un contesto universitario e si trova a vivere quotidianamente problematiche, ansie e conflitti psico-fisici che si sviluppano nella quotidianità ma anche in vista di un futuro che ad oggi appare incerto e sfocato. È proprio sul futuro che lo slogan dell’edizione di quest’anno si concentra: attraverso l’espressione “il futuro non fa paura”, infatti, Luca Abete ha condotto una campagna motivazionale organizzata sottoforma di talk che non avvengono a senso unico, come una classica lezione frontale, ma che prevedono un confronto sincero e trasparente tra le ansie e le paure che le ragazze e i ragazzi universitari hanno voluto condividere con lo stesso conduttore, ma anche tra loro in virtù del fatto che l’esperienza condivisa possa essere frutto di crescita e di miglioramento.


Luca Abete ha raccontato agli studenti della Sapienza le difficoltà e le sfide che all’inizio del suo percorso lavorativo ha dovuto affrontare. Da queste esperienze egli ha tratto degli insegnamenti utili a tutti quei giovani che si ritrovano ad affrontare oggi gli stessi ostacoli che ha vissuto in prima persona. Abete racconta i suoi inizi, quelli di quando si è trovato a impersonare un giovane clown nelle feste di bambini, non senza fallire le prime volte; da qui, ne ha tratto una legge: la legge del clown, “è importante saper dare senza aspettarsi nulla in cambio, proprio come fa un clown; lui ti fa ridere per dieci minuti, ma non ti viene dopo a chiedere in cambio lo stesso”.

Tanti sono i temi che sono affrontati nel corso dell’incontro: dall’importanza del dialogo, dell’ascolto, delle difficoltà e fragilità, al vivere il presente senza farsi travolgere dalla paura per un futuro che spaventa. A questo proposito è intervenuto in collegamento Rino Gattuso, ospite d’eccezione che con la sua esperienza da ex giocatore e allenatore ha spinto i ragazzi a non abbattersi dinanzi alle difficoltà della vita; ha richiamato poi l’importanza del farsi aiutare dai tanti esperti e professionisti presenti oggi nella nostra società, anziché chiudersi in sé stessi e nelle proprie angosce, rischiando di entrare, così, in un circolo vizioso da cui è difficile poi sottrarsi.

Un incontro, questo, dedicato all’ascolto, e difatti, Luca Abete ha dato spazio a diversi studenti che hanno condiviso le proprie storie e dubbi con il resto dell’aula. Da questi spunti, sono stati approfonditi alcuni temi che attanagliano i giovani studenti: dalla difficoltà di trovare interessi quotidiani, oppure, dal rischio di overthinking, dalla paura di avere rimorsi e perdere opportunità che la vita può offrire, dal farsi influenzare eccessivamente dalle aspettative altrui, dall’ansia che procura il confronto con altri coetanei, e infine, dalle difficoltà che riscontrano coloro che sono costretti ad allontanarsi dalla propria terra per inseguire i propri sogni.

L’intento di questo incontro è stato quello di offrire a tutti gli studenti consigli e prospettive diverse per affrontare le sfide della vita. Dal dialogo tra gli studenti e Luca Abete sono fuoriuscite tante possibili risposte positive, come considerare l’ansia quale elemento da sfruttare a proprio vantaggio, alimentare quotidianamente nuove curiosità sperimentando strade sempre diverse. Una giornata all’insegna della condivisione e della partecipazione, un’occasione unica per tanti studenti che hanno avuto l’opportunità di potersi esprimere liberamente sulle proprie esperienze di vita.

Articolo, immagine e intervista realizzati da Valerio Autuori e Sabrina Cassarino