Praga ha ospitato alcuni tra i più grandi scrittori e artisti del Novecento, offrendo un palcoscenico in cui la cultura e l’arte hanno prosperato.È per questo motivo che Marino Freschi, germanista di spicco e autore di numerosi saggi, riviste e quotidiani, ha deciso di redigere una guida appassionata alla scoperta di questa città dal titolo “Praga. Guida letteraria alla città di Kafka“, in libreria dal 5 luglio.
Marino Freschi ci guida in un viaggio affascinante attraverso i luoghi letterari di una città che è stata un faro per la vita intellettuale del continente. In questo viaggio, incontriamo la Praga di Kafka, ma anche quella di Rilke, Brod, Hašek, Meyrink, e di molti altri. Freschi ci conduce tra caffè eleganti e luoghi malfamati, palazzi e vicoli, teatri e università, disegnando un affresco della vita dell’epoca e mettendo in risalto l’influenza della città boema sull’opera di alcuni suoi illustri cittadini.
Il volume contiene anche una mappa dei luoghi raccontati, permettendo al lettore di seguire fisicamente i passi dei grandi scrittori.
Kafka e la Moldava
Uno degli episodi più evocativi raccontati da Freschi riguarda Franz Kafka. Nel 1907, la famiglia Kafka si trasferisce in via Mikulášká, al numero 36, l’ultimo edificio verso la Moldava, ora abbattuto. Da qui, Kafka poteva vedere il fiume dalla sua stanza. È in questa cornice che, nella notte tra il 22 e il 23 settembre 1912, Kafka scrive “La condanna”, il primo racconto che rivela la sua vocazione letteraria, segnando l’inizio della sua autonomia stilistica e proponendo tematicamente il drammatico rapporto con la figura paterna.
I luoghi di ritrovo degli intellettuali
Freschi descrive anche la vita sociale e culturale della Praga del tempo, con un’attenzione particolare ai caffè letterari. Nei secoli precedenti, gli antenati degli intellettuali praghesi si riunivano nelle numerose sinagoghe della città, ma i loro discendenti si trovavano nei caffè. Il Café Continental, ad esempio, era il ritrovo notturno di Meyrink e dei suoi accoliti, mentre il Café Arco accoglieva Franz Kafka e i suoi amici, tra cui Werfel. In questi luoghi, tra conversazioni sussurrate e atmosfere cariche di fumo, si sviluppava una vibrante vita culturale.
Le passeggiate notturne di Kafka
Le passeggiate notturne di Kafka sono un altro tema trattato da Freschi. Kafka amava scendere per le scale di Malá Strana verso Staré Mesto, un’esperienza che sembra uscita dalla fantasia di un Meyrink o di un Perutz. Queste passeggiate, cariche di suggestione, trovano eco nella sua opera, dove Praga diventa uno sfondo implicito e quasi mitico. La città è evocata con calore e precisione, immergendo il lettore nell’universo casalingo e arcaico che caratterizza le prose kafkiane.
Attraverso le pagine di Marino Freschi, Praga emerge non solo come una città fisica, ma come un luogo dell’anima, intriso di storia e letteratura. Un invito a riscoprire la capitale boema con occhi nuovi, attraverso le storie e i luoghi che hanno ispirato alcuni dei più grandi geni letterari del Novecento.