Da quando il 20 luglio 1969 Neil Armstrong è sbarcato sulla luna, il tema dell’effettiva veridicità dell’allunaggio è un eterno ritorno, tra chi le guarda con entusiasmo e chi invece crede che dietro la famosa foto dell’omino vestito di bianco che posa la bandiera statunitense sulla superficie lunare sia una montatura. Proprio quest’ultimo è il pensiero di Massimo Mazzucco, autore del docufilm “American Moon” che sarà proiettato il prossimo 15 luglio al Piccolo Eliseo di Roma.
“American Moon” ha il pregio di avere raccolto insieme tutte le argomentazioni sinora disponibili sugli sbarchi lunari, tanto quelle a favore quanto quelle contrarie. E proprio alcuni degli esperti che hanno partecipato al film hanno illustrato i risultati di un’accurata analisi che, mettendo da parte il mero “complottismo”, ha dimostrato che le famose immagini siano state in realtà scattate a terra, in uno studio segreto della NASA. Nel film, inoltre, Mazzucco è riuscito a portare alla luce alcune prove mai presentate prima d’ora.
Dal film emerge anche la discrepanza tra una storiografia ufficiale, che ci mostra un presidente Kennedy lanciato a testa bassa nella conquista del nostro pianeta, ed alcuni documenti storici, resi pubblici soltanto di recente, che manifestano invece un Kennedy meno entusiasta nel perseguire quello che lui stesso, in privato, definiva “un rischioso numero da circo, che non vale tutti quei milioni di dollari”. Inoltre, a questo vanno aggiunte le difficoltà tecniche che la NASA stava incontrando man mano che il decennio si avvicinava alla scadenza. E per questo diventa semplice ipotizzare la scelta della messinscena: non per ingannare maliziosamente il mondo, ma per l’impossibilità di ammettere un tale fallimento di fronte al mondo intero. Una volta lanciata la sfida dell’allunaggio, infatti, gli americani non avrebbero mai potuto tirarsi indietro, per non perdere la propria credibilità.
Al film hanno partecipato diversi fotografi professionisti di livello mondiale, quali Aldo Fallai, Peter Lindbergh e Oliviero Toscani, che hanno proposto la propria analisi tecnica sulle fotografie delle missioni Apollo. Hanno così reso accessibili anche ai meno esperti i problemi reali che emergono dalle fotografie, che portano tutti a concordare sulla presenza di luci artificiali, segno che siano state scattate sulla terra e non sulla luna.
La proiezione di “American Moon” al Piccolo Eliseo comincerà alle ore 20.30 di lunedì 15 luglio, e sarà seguita da un dibattito con il regista Massimo Mazzucco. L’ingresso è gratuito fino ad esaurimento posti, ma è comunque necessaria la prenotazione inviando una mail a comunicazione@teatroeliseo.com.
Francesco Amato
Un film contro l’evidenza, come si fà a pubblicare un articolo del genere senza una critica seria?
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