Si apre con una gaffe la notte degli Oscar 2017. Warren Beatty assegna l’ambito premio a “La La land” e i produttori del film iniziano il loro discorso di ringraziamento. All’improvviso la smentita. Arriva niente di meno che da Jordan Horowitz, produttore di “La La Land”.”Ha vinto Moonlight…no, non è uno scherzo. Ha proprio vinto Moonlight.”.Il PricehousewaterCooper, la società che si occupa del conteggio dei voti, apre un’inchiesta. “Ci scusiamo sinceramente con Moonlight e La La Land, Warren Beatty, Faye Dunaway e tutti i telespettatori per quanto è accaduto durante l’annuncio del miglior film. I presentatori hanno ricevuto per errore la busta sbagliata, errore che è stato immediatamente corretto appena scoperto. Stiamo investigando su quanto è accaduto e siamo profondamente dispiaciuti che sia successo”.
Cosa succede? Semplice. Nella busta ci sono due biglietti. Nel primo viene premiata Emma Stone come miglior attrice protagonista nel film La La Land, nel secondo è proclamata la vittoria di Moonlight. Jordan Horowitz interrompe il discorso di ringraziamento per mostrare a Beatty e a Dunaway il secondo biglietto. Inutile descrivere il momento di imbarazzo per Beatty, che scambia uno sguardo interrogativo con Dunaway. “Ho pensato che stava succedendo qualcosa di strano, ma non capivo cosa, è per questo che ho voluto vedere il biglietto… devo però dire che il momento di crisi è stato superato con molta grazia” afferma Berry Jenkins in sala stampa.
La La Land riceve sei stauette: miglior regia, miglior attrice protagonista, miglior fotografia, miglior colonna sonora, miglior canzone originale e miglior scenografia. E Damien Chazelle rimane alla storia come il più giovane regista ad aver ricevuto l’Oscar. Miglior attore protagonista è Casey Affleck che ringrazia famiglia e colleghi e non pronuncia alcu commento politico. Afferma però la sera prima: “Le politiche di questa amministrazione sono abominevoli e non dureranno, sono davvero anti-americane. È tempo di lottare per il futuro e l’anima della nostra nazione. So che suona come una noiosa predica, ma sto solo aggiungendo la mia voce al coro… sono orgoglioso di fare parte di questa comunità”.
Premio anche per l’Italia. Miglior trucco ad Alessandro Bertolazzi con Giorgio Gregorini e Christopher Nelson in Suicide Squad. Nessuna vittoria per Gianfranco Rosi con Fuocoammare, superato da O.J.: Made in America (Oscar come miglior documentario). Ma il regista italiano si ritiene comunque soddisfatto del suo lavoro e ringrazia tutto il suo staff. Notata la preannunciata assenza di Asghar Farhadi, vincitore del miglior film straniero(Il cliente), che precisa: “La mia assenza è un atto di rispetto verso i miei concittadini e quelli di altri sei paesi che hanno subito una mancanza di rispetto per una legge disumana. Dividere il mondo in due categorie, noi e i nostri nemici, porta alla paura”.
Di seguito l’elenco degli altri premi e vincitori.
Miglior attore protagonista Casey Affleck per Manchester by the Sea.
Miglior sceneggiatura non originale a Barry Jenkins e Tarell McCraney per Moonlight.
Miglior sceneggiatura originale a Kenneth Lonergan per Manchester by the sea.
Miglior cortometraggio a Sing di Kristóf Deák.
Miglior cortometraggio documentario a The White Helmets di Orlando von Einsiedel e Joanna Natasegara.
Miglior montaggio a John Gilbert per “La battaglia di Hacksaw Ridge”.
Migliori effetti speciali a Robert Legato, Adam Valdez, Andrew R. Jones e Dan Lemmon per “Il libro della Giungla”.
Miglior film d’animazione a Zootropolis di Rich Moore e Byron Howard.
Miglior corto di animazione a Piper del regista di origine italiana Alan Barillaro.
Miglior film straniero a Il cliente (Forushandeh) di Asghar Farhadi (Iran).
Miglior attrice non protagonista Viola Davis per Barriere.
Miglior montaggio sonoro a Sylvain Bellemare per Arrival.
Miglior sonoro a Kevin O’Connell, Andy Wright, Robert Mackenzie e Peter Grace per “La battaglia di Hacksaw Ridge”.
Migliori costumi a Colleen Atwood per Animali fantastici e dove trovarli.
Miglior attore non protagonista Mahershala Ali per Moonlight.