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Arturo Stàlteri al Museo Orto Botanico di Roma – INTERVISTA

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L’ultimo album di Arturo Stàlteri, apprezzato da critica e pubblico, è una vera chicca per chi ama uno dei compositori più influenti del ventesimo secolo: Philip Glass, tra i capifila del minimalismo musicale. Uscito un anno fa (era il 7 luglio), ‘Dodecagon – Arturo Stàlteri plays PHILIP GLASS –  è il disco del pianista romano (storico collaboratore di Rino Gaetano, ha collaborato con Franco Battiato e Carlo Verdone tra gli altri) che contiene 12 brani dell’artista statunitense rivisitati e approvati da Glass in persona, tanto è vero che l’opera è stata pubblicata dalla sua stessa etichetta discografica: ‘Orange Mountain Music’.

Il musicista giovedì 4 luglio sarà a Roma ospite della settima edizione della rassegna ‘Classica al tramonto’ al Museo Orto Botanico (largo Cristina di Svezia 23a) proprio per presentare l’album, fortemente voluto da Richard Guerin (assistente personale di Glass).

Il concerto prenderà il via con due delle cinque ‘Metamorfosi’ di kafkiana memoria. Stàlteri inviterà poi il pubblico a seguirlo attraverso alcune sue rielaborazioni della suite ‘North star’, scritta negli anni ‘70 per una formazione elettronica.  Lo ‘Studio numero 8’ mostrerà l’amore di Glass per le forme più romantiche, quasi schumaniane,  mentre  l’aria  dall’opera ‘Satyagraha’, per tenore e orchestra, verrà in questa occasione proposta in una versione elaborata da Michael Riesman, storico collaboratore del maestro. ‘Mad Rush’ è stata concepita in origine per organo da chiesa, con dedica al Dalai Lama. La versione pianistica è dello stesso Glass.

Si terminerà con una lettura di intensa drammaticità del brano ‘Closing’, composto negli anni 80 per il concept album ‘Glassworks’.

Il concerto inizierà alle ore 21.30.

Biglietti da 6 a 15 euro, ridotti da 5 a 10 euro (esclusa prevendita)

(https://www.vivaticket.com/it/ticket/arturo-stalteri-plays-philip-glass-dodecagon/236529)

Lo spettacolo rientra in ‘Classica al tramonto’, la rassegna musicale estiva che l’Istituzione Universitaria dei Concerti organizza nella suggestiva sede del Museo Orto Botanico dell’Università ‘La Sapienza’, un luogo segreto e silenzioso a ridosso di Palazzo Corsini alla Lungara.

 

Stàlteri ha cominciato a farsi conoscere con il gruppo Pierrot Lunaire, uno dei nomi storici del rock progressivo degli anni Settanta. Una carriera ricca di collaborazioni la sua: è stato tra gli altri lo storico tastierista di Rino Gaetano suonando negli album ‘Mio fratello è figlio unico’ (pianoforte, organo Hammond, clavicembalo, eminent, moog) e ‘Aida’ (pianoforte, organo hammond): sua l’intramontabile introduzione de ‘Ma il cielo è sempre più blu’. È stato anche al fianco di Franco Battiato in tre progetti, musicali e non. Inoltre per Carlo Verdone ha composto musiche per ‘L’amore è eterno finché dura’, e ha interpretato pagine di Bach, Schubert e Chopin nel film ‘Grande, Grosso e Verdone’.

(Intervista a cura di Federica Deiana)