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Il mondo prende una nuova visione e un nuovo colore al Blue Planet Economy Expoforum 2022

      Sabrina Busato interview
      Fratarcangeli interview

Si sono svolti, dal 19 al 21 di Ottobre, tre giorni dedicati all’educazione sostenibile, al turismo, all’importanza delle biotecnologie, delle innovazioni e di tutti gli strumenti necessari verso una transizione in grado di sintetizzare il tutto verso un’economia più “blue”.

Quando sentiamo parlare di ecosostenibilità, di ridurre gli impatti ambientali, di ridurre le emissioni, di salvaguardia e rispetto per la terra in cui abitiamo, lo si fa maggiormente considerando il fattore “green” e viene meno il “blue”.

Il fattore blue tende a focalizzarsi sul sistema marittimo. Nasce la Blue Economy con lo scopo di delineare una nuova direzione, verso uno sviluppo innovativo ma sostenibile del Sistema Mediterraneo, coinvolgendo tutti i settori dell’economia.

Il moderatore del workshop, Massimo Castellano, è il presidente dell’associazione MAR che si occupa di attività e ricerche marine.

Laura Castellani, direttrice della Fondazione ITS Servizi alle Imprese, sottolinea che tale iniziativa non è compatibile con il ” greenwashing”. C’è un impegno a 360° che genera proposte, progetti come punto di partenza e concretezza come punto di arrivo.

L’intervento del dottor Pietrangelo Pettenò, presidente del Centro Studi MEDFORT, definisce al meglio l’idea di “blue”. Le sue parole sono state esplicite: ” E’ improprio definire Terra un mondo composto da Oceani”. Questa citazione va a ribadire e delineare l’importanza del demanio marittimo. La Blue Route italiana ha l’intento di permettere l’incontro tra istituzioni, comunità locali e imprese.

DMO Etruskey e promozione dell’ Etruria meridionale

Presente all’evento il dottor Stefano Landi, destination manager della DMO Etruskey, che ha parlato di Blue Economy come un incontro tra due situazioni: la tecnosfera, costituita dall’uomo e la biosfera, costituita dalle risorse naturali. L’unione tra le due dev’essere la sintesi necessaria per una nuova transizione.

Per il dottor Landi sostenibilità è durevolezza, deve avere validità nel futuro, essere di per se una garanzia che si protrae nel tempo. La Etruskey nasce per creare un contesto omogeneo, promuovendo i territori dell’ Etruria meridionale e coinvolgendo enti pubblici e privati promuovendo un circuito turistico esperienziale.

All’evento erano presenti Federica Battafarano, vice sindaco di Cerveteri, Pierpaolo Perretta, delegato demanio marittimo e fluviale, pianificazione territori costieri del comune di Ladispoli e Paola Fratarcangeli, consigliere delegato del marketing territoriale del comune di Santa Marinella che collaborano nel progetto della DMO Etruskey.

Ai nostri microfoni la dottoressa Fratarcangeli ci ha spiegato qual è il ruolo degli enti locali nel processo di transizione verso lo sviluppo sostenibile e le difficoltà nel trovare la giusta comunicazione e collaborazione dei cittadini.

Sabrina Busato, presidente FEISCT ( Federazione Europea Itinerari storici, culturali e turistici), ha parlato di un Turismo come conseguenza. Ai nostri microfoni ci ha approfondito l’argomento, spiegando anche come creare consapevolezza.

Il progetto, con il tempo, sta assumendo la sua importanza andando a coinvolgere sul panorama interregionale il Veneto, la Toscana e la Sicilia.

In collegamento da Messina c’è stato l’intervento  dell’assessore alla cultura e al turismo Vincenzo Caruso, dimostrando come gli orizzonti si stiano allargando e prendendo una nuova forma.

Carmine Marinucci,  presidente dell’Associazione internazionale #DiCultHer, ha spiegato l’importanza della Cultura Digitale. Lo scopo è l’educazione e la conoscenza all’uso responsabile del digitale per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale.

Coinvolgere i giovani

In questa edizione si è cercato il coinvolgimento dei giovani, creare una relazione con quest’ultimi per renderli partecipi, sensibilizzarli e aprirli al mondo della comunicazione per poter divulgare la Blue Economy.

Attenta e soddisfacente sotto questo punto di vista la presenza dei giovani all’evento, che hanno mostrato interesse per gli argomenti trattati.

La dottoressa Castellani ha parlato di opportunità come strumento di valorizzazione e potenziamento, ha “invitato” i giovani presenti a cercare il proprio valore aggiuntivo e poi promuoverlo.

Questa ricerca del valore aggiunto ha benefici sia sulla realizzazione di se stessi, sia sull’upgrade aziendale.

La sostenibilità, l’ecoturismo, il rispetto per l’ambiente non devono essere un trend ma bensì parte attiva dello stile di vita di ognuno di noi.