E’ in esposizione a Brescia fino al 30 giugno l’ultimo reportage di Ilaria Vidaletti “Nuovo cielo, nuova terra” realizzato per ASIMMETRIE in collaborazione con il centro d’ accoglienza di immigrati e richiedenti asilo Istituto San Riccardo Pampuri Fatebenefratelli di Brescia. Un progetto intenso che racconta la conclusione di un lungo viaggio alla ricerca di una nuova terra, un nuovo futuro.
Il risultato è commovente. Dopo il dolore per la separazione, il terrore degli scafisti e dei soldati in Libia e il rischio di annegare, ora il volto dell’immigrazione sembra avere quasi l’aspetto di una bellezza in cerca di serenità e pace. Gli occhi dei migranti ritratti da Ilaria sembrano sereni, ricchi di dignità e luminosità. Un lavoro di ritratto toccante nella sua luce piena di speranza.
Il percorso del reportage di Ilaria Vidaletti che Asimmetrie presenta all’interno “Lampedusa” può essere letto anche come una progressiva rivelazione dell’identità del migrante e della sua integrazione in una nuova terra da abitare.
“Siamo tutti esseri che cercano di essere felici” racconta Ilaria, “ed io ho voluto portare il mio contributo con un reportage che desidera testimoniare proprio questo, l ‘integrità e la dignità di ogni essere vivente. Ho vissuto con i migranti per alcuni giorni e a fine giornata lasciavo che la macchina fotografica scattasse liberamente raccontando quello che avevamo provato condividendo le ore insieme. Non volevo lavorare sull’indagine etica, politica o morale ma semplicemente raccontare, raccontare che anche attraverso di loro il mondo cambierà, le persone lo faranno cambiare e ne facciamo parte tutti, come un’unica entità. Che ci piaccia o meno. E’ l’evoluzione ed è un dovere prenderne parte attivamente”.
Dopo le esperienze a Roma e Bruxelles come fotografa del Parlamento europeo questo nuovo lavoro di Ilaria Vidaletti riafferma il suo senso di responsabilità collettiva e il suo attento studio sulla gente e sui cambiamenti sociali; portavoce di valori e ideali nuovi con un occhio particolare e sensibile sempre in cerca di pace e unione.
“Penso che questa sia una grande opportunità, ora che l’Europa è assediata da grandi evoluzioni potremmo davvero riunirci attorno a nuovi ideali, e questo credo che potrà accadere solo grazie alla bellezza e alla cultura.”
Ilaria Vidaletti è una fotografa italiana specializzata in ritratto e still-life. Dopo essersi laureata all’Accademia di Belle Arti di Brescia, ha lavorato con importanti aziende nel settore della Moda e del Design e le sue opere fanno parte delle collezioni permanenti di alcune Fondazioni dedicate all’arte contemporanea. Inoltre ha collaborato al fianco di Sergio Mori (già compasso d’Oro 1998) vincendo due volte alla Triennale l’International Award Grandesign e al fianco di Nick Wooster, direttore Creatore di Bergdorf Goodman e di Neiman Marcus New York.
L’interesse per l’aspetto sociale della fotografia emerge in molti dei suoi lavori dove unisce l’attenta cura verso il dettaglio alla profondità degli spazi d’ombra e di vuoto. I soggetti, fluttuando all’interno di un universo dove il tempo sembra fermarsi silenziosamente, vibrano di in un brillante chiaro-scuro nella loro intensità effimera e naturale. Oltre ai premi ricevuti nell’ambito del design, nel 2017 viene premiata dal Parlamento europeo come una dei 5 giovani fotografi più rappresentativi di nuovi ideali e valori.