La scuola secondaria di primo grado Alice Noli di Campomorone (Genova) ha deciso di sconfiggere una dei problemi più discussi della scuola italiana, il bullismo e il cyberbullismo adottando una tecnica innovativa.
Se il bullismo è una pratica con cui purtroppo siamo tutti a conoscenza, il cyberbullismo è una novità che negli ultmii anni sta dilagando sempre di più negli istituti italiani, conseguenza della possibilità di condividere materiale online dovuto dal bullismo. A Campomorone la scelta fatta per abbattere questo fenomeno è stato prima di tutto capirlo attraverso il dialogo con gli studenti. Questo metodo consiste nella suddivisione di piccoli gruppi all’interno della classe, guardando dei video di aggressioni per capire e confrontarsi su come sia possibile che tali comportamenti avvengano tra i giovanissimi. Si parte dalle basi: si cerca di capire il punto di vista del ragazzo facendogli descrivere cosa sia il bullismo.
Molto di questo lavoro è fatto durante l’orario scolastico, ma la scuola ha aderito anche a un progetto extracurricolare che permette di approfondire questi temi, il Zanshin tech. Con Zanshin tech si definisce il prodotto che è scaturito dalle arti marziali orientali e la conoscenza delle nuove tecnologie (hardware e software). Durante il corso quindi è possibile imparare la disciplina data dallo sport come il rispetto e la non violenza, ma allo stesso tempo allenarsi al computer riuscendo a riconoscere e abbattere i problemi della rete.
La definizione per coloro che praticano Zanshin tech è guerriero digitale ed il suo livello è espresso da un bracciale colorato che va dal bianco fino ad arrivare al grado massimo, il nero.
Questa disciplina si sta diffondendo a livello nazionale infatti i centri che la praticano si possono trovare a Genova, Milano, Roma e Modena, potete trovare maggiori informazioni qui.