Personalità significativa nel panorama novecentesco , Carlo Levi è stato uno degli artisti poliedrici fondamentali del XX secolo , nonché forte sostenitore dell’antifascismo italiano.
Allo scopo di ricostruire le diverse modalità di espressione artistica di Levi , quali la letteratura , la poesia , la pittura ed il disegno e , più nello specifico , al fine di riflettere sulla “grafica politica” dell’autore , appartenente per lo più agli anni 1947 \1948 della sua vita , il Centro Carlo Levi di Matera , in associazione con la Fondazione Carlo Levi , ha dato vita alla mostra “Carlo Levi e l’Arte della politica. Disegni e opere pittoriche”.
L’evento si svolgerà presso il Casino dei Principi di Villa Torlonia , dal 29 novembre 2019 al 22 marzo 2020.
L’esposizione , che presenta 58 disegni politici e 46 opere pittoriche , è a cura di Lorenzo Rota , Mauro Vincenzo Fontana (Centro Carlo Levi di Matera) , Daniela Fonti e Antonella Lavorgna (Fondazione Carlo Levi) , in collaborazione con Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Polo Museale della Basilicata – Museo di Palazzo Lanfranchi.
Al fine di contribuire ad una valutazione critica complessiva della grafica di Levi e di quella a lui contemporanea , una prima fase espositiva vede la presenza di 58 disegni politici che raccontano sinteticamente la stagione di formazione dell’Italia Repubblicana e testimoniano il passaggio cruciale del 1949 , che porterà molte personalità dell’epoca ad impegnarsi nella “politica del fare”.
La seconda sezione espositiva presenta , invece , 46 opere pittoriche dell’artista appartenenti al periodo cronologico che va dal 1932 al 1973. Fra i quadri presenti in mostra , molti sono per lo più ritratti dei protagonisti politici degli anni contemporanei a Levi ; molti altri sono legati alla guerra , riprendono nature morte , arrivando a toccare le tematiche “meridionaliste” particolarmente care all’autore. L’obiettivo di queste opere è quello di sottolineare le affinità stilistiche , le riprese tematiche ed , in particolare , l’assoluta originalità ed autonomia della satira di Levi , rispetto al Levi tradizionale che si conosce , l’autore di “Cristo si è fermato a Eboli” o de “L’orologio”. Tuttavia , c’è da considerare che quest’ultima opera citata condivide con le tavole grafiche esposte lo stesso “humour” ironico.
La mostra è promossa da Roma Capitale , Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali , con i servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
Il catalogo della mostra , edito dall’Editore Giannatelli di Matera , raccoglie i testi di Lorenzo Rota , Giampaolo d’Andrea , Filippo Laporta , Nicola Filazzola , Mariadelaide Cuozzo , Simonetta Prosperi Valenti Rodinò , Michele Tavola , Daniela Fonti e Antonella Lavorgna.