L’Atlantico di Roma si trasforma in un tempio di piacere ed estasi collettiva: Cosmo sale sul palco e la capitale risponde con un sold-out che sa di trionfo. Continua il suo tour nei club, un magico volo che, dopo aver incantato Firenze, Torino, Napoli e Bologna, ha elettrizzato Milano per due sere con un’energia palpabile. E a Roma, nelle doppie serate del 23 e 24 aprile, il cantautore di Ivrea e la sua band ricreano la magia: nessuna storia Instagram potrà ripeterla.
Il concerto, privo di interruzioni digitali grazie a una politica audace di no-cellulari, ha permesso alla musica di riempire ogni spazio, connettendo l’artista e il pubblico in un “qui e ora” liberatorio. I telefoni, con le telecamere coperte da bollini, rimangono in tasca, e gli occhi e le mani del pubblico sono tutti per Cosmo, per una serata di pura presenza e partecipazione in cui “è bellissimo guardarsi negli occhi”.
Cosmo vola “sulle ali del cavallo bianco”
In una scaletta curata e vibrante, Cosmo ha portato i brani del suo ultimo lavoro, Sulle ali del cavallo bianco, fresco di pubblicazione lo scorso 15 marzo. Il singolo Come un angelo ha aperto la serata, segnando il tono di un’esperienza musicale straordinaria e collettiva. Ma non è solo il nuovo album a brillare sotto i riflettori. Anche i pezzi storici del repertorio di Cosmo trovano nuova vita, riarrangiati in chiave più matura e riflessiva.
Mentre la band accompagna con precisione ogni nota, Cosmo intrecciare elettronica e sonorità più organiche, creando un sound che riesce contemporaneo e nostalgico insieme. Si piange. Si ride. Si balla. Canzoni come Turbo e Sei la mia città emergono come inni generazionali, con testi che parlano di relazioni interpersonali e introspezione, riflettendo l’anima più contemplativa dell’artista.
Il cavallo bianco vola verso confini inesplorati che fanno stridere i paradossi della realtà quotidiana: è Tutto un casino eppure, anche “se cambierà chi c’è intorno”, qui dentro resta tutto. E, nel perimetro dell’Atlantico, tutto diventa chiaro quando la performance di Cosmo si fa rito pagano. Ogni brano riesce ad assumere un significato nuovo perché “ascoltato insieme”. Aggregazione, socialità: più che un concerto, una festa ininterrotta dove il desiderio è al centro.
Un “sentire collettivo” che celebra emozioni senza decoro
Unicum nel panorama musicale italiano, il tour di Cosmo con una serie di tutto esaurito testimonia il forte legame che il cantautore ha saputo creare con il suo pubblico.
La decisione di limitare l’uso dei telefoni ha elevato l’esperienza del live, rendendola più intensa e personale, un viaggio condiviso da ricordare.
Con i prossimi appuntamenti già sold-out a Padova, Molfetta e Cesena, il “fenomeno” Cosmo non mostra segni di rallentamento: un’esperienza che va oltre la musica e si trasforma in una celebrazione dell’arte e del sentire collettivo. “Per celebrare, per lo stupore”: è così che il pubblico, anche dopo la fine del brano che ha chiuso la serata – Il Messaggio – continua a cantare “Ti amo, tutto qui, solo questo”. E Cosmo tornerà sul palco a godersi lo spettacolo di quelle voci che cantano insieme anche a show finito, con l’asciugamano in spalla a raccogliere emozioni e sudore.
Scaletta:
- Come un angelo
- Gira che ti gira
- Puccy boom
- La musica è illegale
- Ho un’idea
- Talponia
- Quando ho incontrato te
- Regata 70
- Le voci
- Troppo forte
- Fuori
- Tristan Zarra
- Tutto un casino
- L’abbraccio
- Le cose più rare
- Momenti
- Sei la mia città
- E se
- Mango
- Animali
- Energia
- L’amore
- La verità
- L’ultima festa
- The Rhythm of the Night
- Sulle ali del cavallo bianco
- Il Messaggio