Si presenta come si presenterebbe una qualsiasi ragazza di ventitré anni , Clara Soccini: arriva sorridente davanti l’aula piena che l’aspetta, durante l’ospitata di say waad alla Sapienza, con una naturalezza che non ha nessuna sovra-struttura. La prima domanda che say waad le porge non fa altro che sottolineare questo, del suo carattere: non ti manca mangiare un panino dopo aver fatto serata? E lei ride: lo faccio lo stesso.
Non nasconde che la sua vita sia cambiata, quello è inevitabile: ma è lei a non esserlo. E, a chi le chiede cosa abbia in comune lei con il personaggio di Crazy J, new entry nella terza stagione di mare fuori, Clara risponde che con il suo personaggio condivide l’amore per la musica e, probabilmente, la poca fiducia verso gli altri. A dividerle invece, la cattiveria di Crazy J, estranea in Clara.
Ma com’era la vita di Clara, quando non mangiava panini in corso Buenos Aires e quando ancora non era la cantante di mare fuori? Una ragazza che voleva far musica e però, racconta, stava per mollare. “Quando si è giovani come noi” dice, comprendendo la platea “si hanno molti sogni. Ma capita che le cose vadano male”
Racconta di un periodo buio, passato a letto, a Milano. La chiamata sul set di Mare fuori è stata del tutto inaspettata ma le ha regalato un magnifico da zero a cento. E, sull’onda, Clara ha preparato un nuovo singolo, più intimo: un racconto dichiarato di una ferita di infanzia, Cicatrici.
Le abbiamo chiesto di più sulla sua esperienza sul set di Mare Fuori.