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Tavola Rotonda alla Scuola Perfezionamento per le Forze di Polizia: “La Comunicazione al servizio della Sicurezza. Forze di polizia e professionisti della comunicazione a confronto”

Il 29 Aprile 2024 si è svolta a Roma, nella Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia, un’importante convegno: “La comunicazione al servizio della Sicurezza. Forze di polizia e professionisti della comunicazione a confronto.”

L’incontro si è aperto con il ricevimento degli ospiti presso la sala di rappresentanza dell’Auditorium “Prefetto Carlo Mosca”.
Ad intervenire per primi con i saluti di apertura Maurizio Vallone, Direttore della Scuola di Perfezionamento per le Forze di Polizia, e il Prefetto Stefano Gambacurta Vice Capo della Polizia preposto all’attività di coordinamento delle Forze di Polizia.
Il panel è proseguito affrontando le tematiche del diritto di cronaca e diritto alla Privacy, in cui è intervenuto il consigliere, segretario, generale del garante per la protezione dei dati personali Fabio Mattei, il quale si è soffermato sul concetto di privacy definendola come “limite esterno del diritto di cronaca ma, allo stesso tempo, parametro della libertà di informazione”.

Il garante ha continuato il suo intervento spiegando che: “La tensione tra privacy e libertà di informazione ha attraversato tutta la storia dei media fino ad oggi, durante la trasformazione digitale. Anche la digitalizzazione ha reso più complesso il bilanciamento tra privacy e informazione”.
Mattei, inoltre, si è concentrato su come l’eterna memoria della rete possa mutare gli effetti che l’informazione ha sulla privacy e sull’identità delle persone. A tal proposito ha affermato che: “La maggior parte delle notizie resta per sempre nella rete, e le si possono trovare cercando il nome, con la condanna di vedere diretta la propria esistenza a un dettaglio spesso deformato”.

La parola è passata poi a Giuseppe Amato, Procuratore Generale della Corte di Appello di Roma, che ha enfatizzato l’importanza del ruolo dei giornalisti durante i processi, i quali “devono saper divulgare le informazioni nella maniera corretta.” È fondamentale trovare un equilibrio tra informazione e privacy dell’imputato durante il processo, infatti, Amato sostiene che: “Qualora finito il processo, l’imputato sia stato giudicato innocente le forze dell’ordine dovrebbero avere il potere di intervenire affinché i risultati di ricerca sotto il nome di quest’ultimo non cambino”.

Comunicazione al servizio della sicurezza_2

In seguito, introdotto dalla professoressa Mihaela Gavrila, Giuseppe Rinaldi ha dato un contributo illuminante sulla trattazione della cronaca nera nella televisione.

Il secondo panel della giornata si è concentrato sull’uso consapevole dei media digitali e dei social network. Sono intervenuti il Commissario delle Autorità per le Garanzie nella comunicazioni, Massimiliano Capitanio, e Giovanni Pratichizzo, Social Media Manager Pr dell’Istituto Nazionale di Statistica. Pratichizzo ha illustrato le ultime novità appunto sui sistemi che ISTAT mette a servizio delle forze dell’ordine.

La sessione mattutina si è conclusa con un terzo panel sulla comunicazione al servizio della sicurezza. Paolo Petracca, Direttore di RaiNews24, che ha parlato di come il rapporto tra le forze dell’ordine e il mondo del giornalismo sia cambiato da quando le notizie circolano in modo molto più veloce grazie ai nuovi media e internet.

Invece, Roberta Serdoz, ViceDirettrice del TGR Nazionale Rai, ha dato un importante prospettiva per quanto riguarda la comunicazione a livello regionale, di notizie di cronaca nera e non solo.

La comunicazione interna ed esterna delle forze dell’ordine: tra sfide e opportunità

L’incontro del pomeriggio, che si è svolto presso la medesima sede, vede la presenza dei capi uffici stampa delle quattro forze di polizia (Arma dei Carabinieri, Polizia Penitenziaria, Polizia di Stato e Guardia di Finanza) e del vice prefetto di Roma Giovanni Borrelli; il tutto abilmente moderato dalla professoressa Mihaela Gavrila e dal giornalista e conduttore televisivo Rai Tiberio Timperi.

Panel pomeridiano moderato da Mihaela Gavrila e Tiberio Timperi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il primo ad intervenire è il Capo del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero degli Interni Fabrizio Mustaro, che manifesta la difficoltà nel comunicare in modo allineato le informazioni e spiega la necessità di formare dei portavoce, dei professionisti della comunicazione all’interno della polizia, poiché è un campo in continuo aggiornamento ed evoluzione.

Mustaro individua nella velocità con cui si danno le notizie, il segreto per la credibilità, contrapponendo a ciò la difficoltà nel trattare determinati temi, come le notizie di ordine pubblico, sottoposte a forte attenzione da parte del pubblico. La comunicazione della polizia, però, non si limita a questo, ma abbraccia anche l’ambito della promozione di eventi e iniziative utili a rendere partecipe il pubblico, come la Festa della Polizia che si è svolta a Piazza del Popolo tra il 12 ed il 14 Aprile scorso.

I due elementi fondamentali che caratterizzano le direttrici della comunicazione della Polizia, conclude Mustaro, sono l’immagine del Corpo di Difesa e la credibilità che i cittadini associano ad esso.

È il turno di Michele Roberti, capo ufficio stampa del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, che schematizza le quattro sezioni del reparto di comunicazione istituzionale: la comunicazione interna tra gli uffici stampa ed i reparti, i rapporti con i media nazionali (radio e televisione), la comunicazione social ed infine il reparto che si occupa dell’analisi degli organi d’informazione.

Antonella Casazza, Colonnello e Capo Ufficio addetto alle relazioni con il pubblico e alla comunicazione del V Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza è intervenuta sull’assetto comunicativo interno al suo comparto, il quale celebra proprio quest’anno il 250° anniversario dalla sua nascita. Casazza ha tenuto a ricordare la rilevanza del Corpo Giurato di cui fa parte, che ha rilevanza storica e ha contribuito con il suo operato in molti dei momenti critici della storia italiana. L’obiettivo per una buona comunicazione della Guardia di Finanza è quindi, conclude Casazza, il superamento degli stereotipi e della cattiva reputazione che spesso viene associata a questo reparto.

Per quanto riguarda la polizia penitenziaria, Antonietta Troiso spiega che in questo caso non vi è alcun ufficio comunicazione istituzionale, poiché se ne occupa il Ministero della Giustizia, che ha il compito di veicolare le notizie di maggior rilievo E’ però in cantiere per questo reparto la nascita di un ufficio specifico che si occuperà del tema comunicazione, elemento sempre più imprescindibile per tutti gli organi appartenenti alle Istituzioni.

La Troiso sottolinea, inoltre, come per la Polizia Penitenziaria sia fondamentale tenere sotto stretto controllo la comunicazione interna ed esterna per motivi di sicurezza. Per comunicazione interna si intendono tutti i rapporti con le altre forze di polizia, ma anche la comunicazione con i detenuti, fondamentale per farli sentire coinvolti. Per quanto riguarda la comunicazione esterna, spiega la Troiso, ultimamente si è investito molto nelle celebrazioni del dipartimento e nella comunicazione dei concorsi.

L’intervento finale del vice prefetto e Capo Ufficio Stampa al Ministero degli Interni Giuseppe Borrelli, chiarisce l’importanza della comunicazione per le forze di polizia italiane, ovvero rendere efficace e chiaro ciò che si sta facendo per garantire sicurezza dei cittadini. È importante che ogni amministrazione si esprima tramite un canale social, e renda il pubblico interattivo e partecipe rispetto ai contenuti proposti: una comunicazione adeguata tramite i canali istituzionali può fare da volano all’implementazione e alla comprensione da parte dei cittadini delle soluzioni pratiche attuate dal Ministero e, più in generale, da tutte gli organi istituzionali.

Inoltre, Borrelli si è soffermato sull’importanza della figura degli influencer, utili alla comunicazione delle Istituzioni, poiché dispongono di una copertura mediatica maggiore.

Gli ultimi momenti dell’incontro sono stati dedicati al dibattito della tavola rotonda, al quale hanno partecipato attivamente i presenti in aula, tra cui si annoverano rappresentanti dei Corpi di Difesa Esteri come quello Francese e Peruviano.

Sul nostro canale ufficiale YouTube sono disponibili le interviste a Giuseppe Amato, Procuratore Generale della Corte di Appello di Roma, Giuseppe Rinaldi, inviato, regista, conduttore televisivo ed esperto di cronaca nera e Giovanni Pratichizzo, Social Media Manager Pr dell’Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT)

La sessione mattutina è stata curata da Valeria Moschetto e Andrea Muraglia

La sessione pomeridiana è ha cura di Marco Pacifico e Lorenzo Pellegrinetti

Interviste a cura di Valeria Moschetto e Andrea Muraglia