Si è conclusa domenica 20 Novembre la seconda edizione di “Roma Arte in Nuvola”, la grande Fiera internazionale di arte moderna e contemporanea. Ideata e diretta da Alessandro Nicosia con la cura artistica di Adriana Polveroni, ha registrato quest’anno un’affluenza di oltre 36.000 visitatori, con un forte incremento di pubblico rispetto alla prima edizione. Tale bilancio positivo ha sancito la grande potenzialità di Roma come contenitore di rilevanza nazionale e non solo, dell’arte contemporanea ai livelli delle grandi fiere.
Dal 17 al 20 novembre la Nuvola di Fuksas è stata animata da un continuo afflusso di visitatori, suddivisi fra arte moderna e contemporanea. Non solo collezionisti e addetti ai lavori, ma anche la presenza di un pubblico più ampio e appassionato.
La proposta espositiva di alta qualità è stata arricchita dalle 140 gallerie partecipanti nazionali ed internazionali; una proposta artistico-culturale di alta profilo che vedeva più di 15 progetti speciali, tra cui grandi mostre, installazioni, performance e talk. Tutto questo ha riscosso un grande apprezzamento da parte del pubblico e in particolar modo dalla fascia d’età giovanile.
Come nella scorsa edizione, anche quest’anno “Roma Arte in Nuvola” ha previsto l’assegnazione di ben 4 premi da una giuria di esperti di alto rango, volti a premiare gli stand per la cura o l’originalità degli allestimenti. Ad aggiudicarsi il premio “The Best” è stata la Galleria Alberta Pane (Venezia, Parigi) e la galleria Richard Saltoun (Londra, Roma) per aver offerto la miglior presentazione dei rispettivi artisti. Il premio “Young” – offerto dalla Regione Lazio per incentivare e valorizzare i giovani artisti under 25, nati o lavoratori nel Lazio, va alla Galleria Benappi di Torino con l’artista Guendalina Urbani. E ancora, il premio “Rock” assegnato dalla galleria NM Contemporary (Monaco) per lo stand più originale e, infine, il premio “Absolute Modern” vinto dalla Galleria ED di Piacenza per il miglior allestimento fra le gallerie di Arte Moderna, sfatando il luogo comune della minor attenzione riservata a questa tipologia di gallerie.