Il giorno 14 Gennaio 2020 si è tenuto presso la facoltà di Architettura della Sapienza il convegno Amministrare l’urbanistica sempre. La coraggiosa serietà del riformismo di Giuseppe Campos Venuti, organizzato dal dipartimento di pianificazione, design, tecnologia dell’architettura, con la collaborazione dell’istituto nazionale di urbanistica. Durante l’evento, tra gli altri, sono intervenuti Elena Ricci, Michele Talia, Paolo Galuzzi e Valentina Orioli.
Elena Ricci, direttrice del dipartimento PDTA e organizzatrice della tavola rotonda, ha introdotto l’evento, spiegando quanto questo abbia una duplice funzionalità all’interno del mondo universitario e professionale: è una giornata di celebrazione in memoria di Giuseppe Campos Venuti, ma anche un’occasione di riflessione sull’urbanistica informistica, dato che è necessario creare iniziative attive in questo capo.
Campos è stato definito attraverso il suo approccio di riformismo, alla ricerca costante del modo migliore per approcciarsi all’urbanistica, cercando anche di respingere l’approfittismo e il massimalismo, in definitiva un approccio complesso e comprensivo.
Giuseppe Campos Venuti ha iniziato la sua carriera in ambito comunale a Pavia negli anni 70 per poi raggiungere gli anni doppiamente significativi, gli anni 90, nei quali ha condensato le principali innovazioni ed è stato evidente lo scontro precedentemente accennato tra forze minimaliste e massimaliste. Campos si occupava di costruzione delle città pubbliche, dei processi attuativi, dell’incremento della qualità e quantità del servizio pubblico, della rete ecologica, ma allo stesso tempo della valorizzazione delle strutture storiche rendendolo uno studioso impegnato in più campi.
Elena Ricci ha introdotto al termine della sua presentazione, Michele Talia, presidente all’urbanistica ella regione Lazio. Talia ha focalizzato il suo discorso sulla difficoltà che si riscontra degli occupati al lavoro nell’innovare in Italia. Il presidente ha ricordato come periodo storico più innovativo gli anni 60/70, ma questo breve periodo è poi ricaduto in una richiesta molto moderata di cambiamento. La soluzione a suo parere è di introdurre una maggiore consapevolezza, anche tra coloro che non sono addetti ai lavori sull’importanza dell’innovazione e approvare leggi e norme che valorizzino questo aspetto, passaggio che il presidente si augura di raggiungere negli obiettivi regionali 2020-21.
Un altro aspetto molto caro al professore e sul quale non vi è ancora tutt’ora uno studio approfondito sulle mutazioni che si hanno in conseguenza all’aggregazione urbana di una metropoli. Infine, ha ricordato come sia di alta rilevanza rispondere alla crisi economica e quindi anche occupazionale, e per risolvere ciò quanto sarebbe importante collaborare tra i soggetti e gli autori del cambiamento.
Paolo Galuzzi, ha introdotto la seconda parte della tavola rotonda, dando la parola a Valentina Orioli, assessora all’urbanistica, edilizia privata, ambiente, riqualificazione e tutela della città storica, ha parlato dei diversi movimenti di Campos a Bologna, nella quale arriva negli anni 60 in risposta al movimento comunista. Difatti, la giunta comunale, rieletta più volte aveva idea di cambiare l’amministrazione familiare a quella strategica.
Se dal 1960 al 66 Campos è assessore comunale e successivamente diventa consigliere e assessore regionale. Si può notare l’importanza che ha apportato alla città dal premio Nettuno d’oro, che gli è stato conferito nel 2006, premio dato a coloro che hanno apportato grandi miglioramenti alla città.