Il Teatro di Roma si appresta ad inaugurare la quarta edizione di BUFFALO, una kermesse sulla danza contemporanea a cura di Michele Di Stefano nel contesto del progetto Prospettive della danza contemporanea. Questo evento trasversale, che si svolgerà dall’8 all’11 giugno, rappresenta un crocevia di scambio della creatività emergente e multidisciplinare, tra arti performative e arte visiva, che sconfina “oltre” la scena negli spazi museali del MACRO – Museo d’Arte Contemporanea di Roma, rinnovando la sinergia co-produttiva tra Teatro di Roma e Azienda Speciale Palaexpo, insieme alla preziosa collaborazione con l’Istituto Svizzero e alla complicità con l’Accademia di Francia – Villa Medici e il Municipio Roma II.
La programmazione di questa kermesse offre modalità alternative al codice della programmazione teatrale, indagando l’interdisciplinarietà tra le arti, la relazione spettatore/performer e la delocalizzazione della scena coreografica. Un’indagine performativa che fa emergere il corpo attraverso il lavoro di artisti internazionali e figure della scena italiana, accanto a giovani realtà già molto definite. Tra gli artisti che parteciperanno, troviamo Alessandro Sciarroni, Ivana Müller, Cristina Kristal Rizzo, Daniele Ninarello, Nicola Cisternino, Luna Cenere, Clara Delorme, Fabrice Mazliah e Lasseindra Ninja.
La kermesse si aprirà con due prologhi alla rassegna, rispettivamente al Teatro Torlonia e al Teatro India, per poi spostarsi negli ambienti del MACRO per una due giorni incentrati sulla reciprocità tra performer e spettatore e l’ibridazione dei linguaggi. La programmazione prevede anche momenti di dibattito pubblico, tra cui l’incontro “Annusa i fiori finché puoi” e il talk “When the image blinks, the eye ignites”.
L’obiettivo di BUFFALO è quello di creare un ambiente di corpi in coabitazione per inventare un luogo con una propria durata e un potenziale di indagine costruito sulla fragilità di questa inedita coabitazione, chiedendo complicità nel suo sentore di trasloco perenne con qualche esperimento di fruizione in più e alcune solide sponde, quali la disponibilità di artisti/artiste e la presenza del pubblico.
In sintesi, questo evento rappresenta un’occasione unica per sperimentare la danza contemporanea in una cornice non convenzionale, attraverso l’interazione tra differenti discipline artistiche e la partecipazione attiva del pubblico.