Il 27 febbraio 2025 a La Sapienza, presso l’Ex Vetreria Sciarra, si è svolto l’ultimo incontro di una serie di seminari, svolti in inglese, denominati “Ancient Economies: Economists and Scholars of Antiquity Engaging in Dialogue”. L’obiettivo di questi incontri è stato quello di stabilire un dialogo tra economisti e antichisti. In particolare, il seminario “Labour and other forms of dependence”, ha trattato il tema del lavoro e dei salari nell’economia moderna e in quella antica.
L’evento è stato coordinato dal Dr. Alessandro Piccolo, Sapienza Università di Roma, e ha ospitato la professoressa Antonella Stirati, docente di Economia Politica all’Università Roma Tre e la professoressa Annunziata Rositani, docente di Assiriologia all’Università degli Studi di Messina.
Durante l’incontro, la professoressa Stirati ha illustrato il ruolo delle norme sociali e delle istituzioni nella determinazione del livello generale degli stipendi. Quest’ultimo è considerato in maniera differente dai diversi approcci economici che si sono sviluppati nel tempo. Secondo gli economisti classici gli stipendi si basano sul concetto del surplus, che si genera dalla differenza tra il prodotto totale e i costi di produzione necessari. Secondo i marginalisti, invece, esiste una relazione inversamente proporzionale tra il livello dell’impiego e quello degli stipendi. Secondo le teorie istituzionaliste, i sindacati e le negoziazioni collettive possono influenzare i salari. Dunque, il loro livello dei dipende da fattori differenti a seconda della teoria economica considerata, ma in generale si può dire che dipende da: fattori di mercato, produttività, capitale umano, istituzioni e fattori macroeconomici.
Nella sua presentazione, la professoressa Rositani ha spiegato il funzionamento del lavoro nella società mesopotamica. L’attività lavorativa era di estrema importanza ed era controllata dallo Stato e dalle istituzioni religiose. La protezione legale dei lavoratori era basata sulle leggi della Mesopotamia e sul Codice di Hammurabi, in cui venivano anche specificate alcune regole per quanto riguarda i salari. Per esempio, per i lavoratori edili era indicato implicitamente di pagarli adeguatamente per far sì che facessero un buon lavoro, tuttavia se una casa fosse crollata uccidendo il proprietario, il responsabile della costruzione sarebbe stato giustiziato. In ogni caso, il livello dei salari veniva influenzato dalla stagionalità del raccolto, dalla tipologia di lavoro e dalla responsabilità e il rischio.
In conclusione, il seminario ha messo in luce come il tema del lavoro e della determinazione dei salari sia stato centrale tanto nelle economie antiche quanto in quelle moderne, pur con prospettive differenti. La professoressa Stirati ha offerto un’analisi delle diverse teorie economiche, evidenziando come i salari possano dipendere da un insieme complesso di fattori. Dall’altro lato, la professoressa Rositani ha dimostrato come, già nella Mesopotamia antica, il livello dei salari fosse regolato da leggi precise e influenzato da variabili concrete. L’incontro ha quindi rappresentato un importante momento di dialogo interdisciplinare, aprendo nuove prospettive di ricerca e confronto tra economia moderna e antichistica.
Locandina Lavoro e Altre Forme di Dipendenza