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Desiré di Mario Vezza, uno sguardo dall’interno di un carcere minorile presentato ad Alice nella Città

Desiré - Alice nella Città 2023

RadioSapienza e Cinemonitor alla Festa di Roma con Alice nella Città

Il 25 ottobre 2023 all’Auditorium Conciliazione è stato presentato il film d’esordio di Mario Vezza Desiré, in concorso nella sezione Panorama Italia di Alice nella Città.

Desiré: il film d’esordio di Mario Vezza porta lo spettatore all’interno del carcere di Nisida

Nella sezione Panorama Italia esordisce Mario Vezza con il suo primo lungometraggio intitolato Desiré. Il film narra la storia di una sedicenne, di origine nigeriana, che vive nella periferia di Napoli e viene costretta a spacciare dalla madre tossicodipendente per racimolare qualche soldo, fin quando una sera viene sorpresa dalla polizia con della droga nella sella di uno scooter rubato e viene arrestata. Inizia qui la storia di Desiré, tra le mura del carcere di Nisida dove compie una crescita personale in una detenzione che durerà quasi due anni.  Quando entra è una bambina spaventata e insicura che in quel carcere si scoprirà donna e capace di prendere decisioni importanti nella sua vita.

La protagonista è interpretata dall’esordiente Nassiratou Zanre che ha preso la parola prima dell’inizio della proiezione raccontando tutte le emozioni, le paure che caratterizzano un’attrice alle prime armi ma con tanto margine di miglioramento. Lei stessa dice di essersi immedesimata con la protagonista del film perché accomunate dalle stesse paure e fragilità che l’hanno accompagnata per tutte le riprese. Insieme a Nassiratou sul palco era presente tutto il cast composto da: Enrico lo Verso, Antonella Stefanucci, Tonia De Micco, Brunella Cacciuni, Giuseppe Auriemma, Annachiara Canario, Giuliana Zanelli e Sara D’Ambrosio.

Il film è girato tra le strade di Napoli e il carcere di Nisida, quest’ultimo disponibile grazie alla concessione del Dipartimento per la Giustizia Minorile del Ministero di Grazia e Giustizia come affermano i produttori del film Antonio Acampora e Armando Ciotola.

È un racconto vero, nudo e crudo di una realtà che molto spesso viene dimenticata, quella delle carceri minorili e delle storie che ci sono dietro ogni ragazzo e ragazza che nella maggior parte dei casi non vedono altre vie se non quelle della criminalità.

Gaia Bica