RadioSapienza

Il Futuro Ascoltalo QUI. La radio ufficiale della Sapienza

“Digitale per crescere”: la proposta di Anitec-Assinform presentata alla LUISS

“Non vediamo le cose come sono, le vediamo come siamo”: il Presidente Confindustria Vincenzo Boccia esordisce così salutando la platea dell’Aula Magna Mario Arcelli della LUISS Guido Carli. E, le cose da vedere, sono i cambiamenti epocali che il digitale ha innescato nei modi di produrre, governare, comunicare, fare cultura: è con tale mission che Anitec-Assinform, l’associazione delle imprese ICT di Confindustria e riferimento per le aziende italiane dell’high tech digitale, ha dato vita a “Digitale per crescere”, il convegno dello scorso 25 ottobre tenutosi in collaborazione con NetConsulting cube, per “agire sulle soluzioni e comprendere che la digitalizzazione non è un’opzione, ma una necessità”

Il futuro sarà sempre più digitale: il mercato digitale cresce quasi il doppio del PIL e, come sottolineato dal Presidente di Anitec- Assinform Marco Gay, “investire nel digitale è oggi la risposta più efficace e concreta per innalzare la produttività del nostro paese”.

Se fino a due anni fa, in Italia, c’era il rischio di essere travolti dall’ondata digitale per carenza di investimenti, oggi questo trend sta cambiando. Possiamo e dobbiamo abbracciare la rivoluzione digitale e diventarne parte attiva. Innovazione e trasformazione digitale: non ci sono strade alternative per costruire il futuro economico e sociale del nostro Paese. Ciò, come illustrato dagli speech dai diversi esperti di settore, richiede iniziativa, concretezza e responsabilità: sapere riconoscere le cause delle inerzie, saper attivare le leve per superarle, saper concretizzare gli interventi necessari per lo sviluppo. Per far sì che l’azione diventi pratica, ha un ruolo fondamentale la continuità dei programmi nazionali per l’innovazione: i tagli a investimenti, ricerca e sviluppo, competenze innovative, danneggiano non solo il settore del digitale ma tutta l’industria che, attraverso il digitale, si evolve riducendo i divari.

A confermarlo, i dati di sintesi del Rapporto Anitec -Assinform “Il Mercato Digitale in Italia” 2018: dopo un incremento del 2,3% nel 2017, il mercato digitale italiano promette di crescere ancora del 2,3% nel 2018 e del 2,8% ne 2019. La progressione attesa combina due dinamiche: contenuta per l’area dell’ICT più assestata e molto vivace per quella più innovativa, quella dei Digital Enabler. Anche le piccole aziende, guardano più che in passato alla digitalizzazione, ma il gap rispetto alle grandi continua ad ampliarsi: sino a pochi anni fa, il Paese ha rischiato di subire la trasformazione digitale per carenza di investimenti. “Oggi non c’è da mettere in moto una macchina ferma” – spiega Marco Gay- “ma di dare più velocità a una macchina già in movimento”.

Nonostante i segnali positivi sulla digitalizzazione del Paese, tali dati sono tutt’altro che acquisiti: le crescite stimate per il 2019 sono legate alla continuità dei provvedimenti di incentivazione, al rilancio della digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e all’inclusione digitale delle piccole imprese.

All’analisi di Gay, si aggiunge quell del Presidente di Confindustria digitale Elio Catania: “nella legge di bilancio manca una visione organica di un Paese che cambia e cresce utilizzando l’innovazione e i processi di trasformazione digitale. Mancano le misure che consentono alle imprese di trarre valore dalle nuove tecnologie: stiamo parlando della più importante opportunità che abbiamo per crere nei prossimi tre anni oltre 800mila posti di lavoro legati alle competenze digitali, mentre occorre riqualificare almeno altrettanti lavoratori a rischio di obsolescenza professionale”. La via per far crescere l’economia con i ritmi necessari per alleggerire il deficit di bilancio, a Anitec-Assinform è ben chiara: il digitale non può più essere un’opzione.


Nicoletta Labarile