È ormai innegabile: la tecnologia ha cambiato, irreversibilmente, il nostro modo di relazionarci con il mondo. La transizione digitale che è iniziata sul finire del secolo scorso – con l’avvento dei primi computer e con la nascita di sistemi di organizzazione informatizzati – è arrivata oggi a toccare e inglobare tutti gli aspetti del nostro quotidiano, spaziando dall’istruzione, alla sanità, alla gestione delle pubbliche amministrazioni e degli spostamenti.
Ma soprattutto, l’avvento della tecnologia, ha cambiato il nostro modo di comunicare, con gli altri e con gli eventi. Oggi siamo tutti connessi con persone lontane o avvenimenti che accadono dall’altra parte del mondo. Le informazioni sono sempre più immediate e fruibili, grazie alla progressiva affermazione dei mass media e alla possibilità di rimanere sempre aggiornati, in tempo reale, sulle notizie. Grazie ai social network e alle nuove applicazioni web, non esiste quotidiano o emittente radiotelevisiva, ad esempio, che non abbia trovato il modo di anticipare, tramite la continua pubblicazione su internet, il livello di informazione che prima era mediato dai tempi della carta stampata e delle agenzie.
I social: un nuovo modo di informare
Le notizie arrivano sempre più velocemente. E i giovani, come spesso accade, sono quelli che riescono a stare maggiormente al passo con i tempi. Veterani degli attuali mezzi di informazione e comunicazione, sempre connessi – nel vero senso della parola – con il mondo. Chiunque abbia un profilo Instagram sa, d’altronde, che accanto alle pagine d’informazione per così dire “istituzionali” (ci riferiamo qui al corrispettivo in rete dei più noti quotidiani o periodici, italiani ed esteri), si possono trovare canali e influencer che fanno, a modo loro, aggiornamenti di notizie, dati e situazioni. Pensiamo solo alla ben nota Chiara Ferragni. Tramite il proprio blog, nato in realtà con l’intento di porre l’attenzione sul mondo del fashion e del lifestyle, ha tenuto aggiornati migliaia di follower sull’attuale situazione pandemica data dal COVID-19. Promuovendo poi anche campagne sui temi più disparati.
Discutiamone è l’idea di informazione che nasce da Federico Vannini, uno studente di Medicina della Sapienza, insieme all’amico Andrea Lancia, dottore in Economia. Una pagina Instagram che, da due anni a questa parte, tiene aggiornati tramite i social centinaia di ragazzi. Analizzando dati e notizie (ad esempio, sull’andamento del coronavirus e dell’attuale campagna vaccinale) e facendo, nel frattempo, informazione anche su altri avvenimenti, come le elezioni USA 2021.
Federico ce lo spiega subito: Discutiamone non nasce con la pretesa di essere un sostituto di giornali o altri mezzi di comunicazione. Ma, bensì, con l’intento di tenere sempre aggiornati i giovani (a cui, talvolta, serve un approccio più immediato e diretto). E, soprattutto, di aiutarli a capire le cose, così da poterne parlare insieme.
Il progetto Discutiamone
“Trattiamo insieme i temi di attualità più caldi, con l’intento di costruire una visione d’insieme su quello che accade nel mondo”. Questa è la descrizione della pagina Instagram di Discutiamone, ad oggi seguita da oltre 5600 persone. Scorrendo rapidamente i post pubblicati si capisce subito che gli argomenti sono tra i più vari. Si parla di salute ed economia, passando tra diritto e cambiamenti climatici.
“Volevamo creare una visione d’insieme tramite diverse rubriche, spiegando quanto altri danno per scontato” ci racconta Federico. “Uno dei nostri primi post è stato sullo spread: un termine che si sente sempre durante i telegiornali. Ma non tutti magari, come i più giovani, sanno che cos’è. Se glielo spieghiamo e ne parliamo insieme, possono capire meglio la situazione e discuterne a loro volta“.
Non solo informare, quindi. Ma anche formare. Perché, d’altronde, questo dovrebbero fare i mezzi di comunicazione. Raccontare il mondo, perché la gente possa conoscerlo e viverci con maggiore consapevolezza. Ed è questo quello che fa Discutiamone. Cercando di raggiungere coloro che rappresentano il futuro, ma che, spesso, sono tagliati fuori dalla sua amministrazione: i giovani.
Pagine come Discutiamone hanno sicuramente quel qualcosa in più, rispetto ai corrispettivi social di giornali e programmi radiotelevisivi. La capacità di raggiungere davvero gli utenti, con semplicità e immediatezza. “Abbiamo notato che con il tempo il nostro pubblico si è fidelizzato, cercandoci come prima fonte di informazioni” conclude Federico.
Un bel risultato quello di Discutiamone. Un progetto che, insieme ad altre analoghe pagine social, sta dimostrando che i contenuti web possono essere una fonte d’informazione, così come di formazione.