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Donne e carriere STEM: la storia di Margherita

Il 14/03 è il giorno del pi greco e in questa occasione nel Dipartimento di Matematica della Sapienza si è svolto l’incontro “PiDay: come vediamo la matematica? Una riflessione sulle carriere STEM femminili”. L’evento, organizzato dalla Commissione GEP (gruppo per la parità di genere e diversità), ha voluto riflettere sulle difficoltà di accesso delle donne nelle discipline STEM attraverso la visione del film “Il teorema di Margherita”. La trama segue Margherita, una studentessa di matematica all’École normale supérieure di Parigi, impegnata in una ricerca sulla congettura di Goldbach, uno dei problemi irrisolti più famosi della teoria dei numeri. Nel giorno della presentazione del suo lavoro, la tesi di Margherita viene invalidata da un altro studente. Questo fallimento inaspettato manda in frantumi tutte le sue certezze, portandola a mettere in discussione il suo talento e il senso della sua dedizione alla matematica. Margherita si allontana dall’università e dal mondo accademico e si ritrova a esplorare nuovi ambienti. Queste esperienze la spingono, infine, a riscoprire il suo rapporto con la matematica.

Dopo la visione del film si è svolto un dibattito tra gli studenti presenti e Adriana Garroni (direttrice del Dipartimento di Matematica), Elisabetta Strickland  (ambasciatrice Committee of Women in Mathematics), Mariella Nocenzi (presidente Osservatorio Interuniversitario di Genere, Parità e Pari Opportunità), Claudia Malvenuto (referente GEP di dipartimento).

Il tema trattato maggiormente è stata l’assenza o poca partecipazione delle donne nelle così dette carriere STEM (science, technology, engineering, mathematics). Attualmente in Italia, delle donne che frequentano un corso di studi universitario, solo il 14,5% frequenta un corso STEM. Molte ragazze vengono disincentivate ad intraprendere un percorso di studi scientifico a causa di stereotipi di genere che non considerano le donne adatte a questo tipo di materie.

È necessario, quindi, superare stereotipi di genere e pregiudizi che continuano a limitare le aspirazioni di molte giovani donne. Promuovere modelli di riferimento femminili nel mondo scientifico e incoraggiare un cambiamento culturale è fondamentale per costruire un futuro più equo e inclusivo, in cui il talento possa esprimersi senza barriere.

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