Oggi, martedì 8 novembre, si è svolta l’ottava edizione della “Roma Drone Conference 2022”, il principale evento di riferimento dei professionisti del settore degli Unmanned Aerial Systems (UAS); l’evento si è tenuto presso l’Università Europea di Roma in via degli Aldobrandeschi 190.
La “Roma Drone Conference 2022” ha previsto due sessioni per un totale di 20 relazioni di esperti e professionisti del settore. Si è iniziato con la tavola rotonda “L’Italia dei droni 2022: bilancio e prospettive”, in cui è stato fatto il punto sulla situazione, le problematiche e le prospettive del mercato degli UAS in Italia, dopo quasi due anni dall’entrata in vigore dei nuovi Regolamenti europeo e nazionale; al quale è seguita quindi il convegno “Il trasporto con UAS di materiali bio-sanitari”, durante il quale sono stati presentati progetti e sperimentazioni per il trasporto urgente di materiale biomedicale e sanitario con droni. È stata anche allestita un’area espositiva con i desk di enti e aziende del settore.
La conferenza è organizzata dall’associazione Ifimedia e da Mediarkè, (che dal 2014 organizzano eventi riguardati il settore, riunendo a Roma i maggiori esperti italiani del settore, docenti e ricercatori delle principali Università e i manager di grandi imprese e start-up innovative) in collaborazione con ENAC, Università Europea di Roma e AOPA Italia-Divisione APR. Main sponsor è D-Flight (gruppo ENAV), mentre i partner sono ABzero, ADPM Drones, Aeromnia, CABI Broker, Carpitech, DroneFlyShop, Eurolink Systems, UER/GREAL, Sorveglianza Aerea Territoriale, Università Niccolò Cusano.
Il mercato dei droni in Italia è in forte crescita e promette di raggiungerà gli 1,8 miliardi di euro nel 2030, quintuplicando il suo valore rispetto agli attuali 363 milioni. Infatti, secondo il report annuale “Advanced Air Mobility – Italian Market Study & Recommendations for the National Ecosystem” di PwC-Strategy& realizzato in esclusiva per la “Roma Drone Conference 2022”, tra otto anni, è prevista una netta crescita del mercato dell’acquisizione di dati, del trasporto passeggeri, della difesa, della movimentazione di merci e del lavoro aereo.
Sempre secondo il report, si prevede che nel 2030 gli investimenti italiani per la ricerca e sviluppo nel settore dell’AAM raggiungeranno i 267 milioni di euro, oltre il doppio rispetto agli attuali 106 milioni, destinati ai mercati citati sopra.
Il documento fornisce inoltre una serie di raccomandazioni per l’implementazione della “road map” italiana, basata sul Piano Strategico nazionale 2021-30 per l’AAM predisposto dell’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile (ENAC) e consistono nel: rafforzare l’ecosistema italiano per l’AAM, potenziando la collaborazione tra i vari attori pubblici e privati; sfruttare al meglio le opportunità di finanziamento pubblico per l’AAM disponibili in ambito nazionale ed europeo; sviluppare i fattori chiave del mercato dell’AAM, migliorando la gestione dei finanziamenti e la collaborazione con le istituzioni.