Da qualche giorno a questa parte è stato inizio ad EPIQUE (European Photonic Quantum Computer), un nuovo progetto guidato dalla Sapienza, il cui oggetto è il lancio di un computer quantistico europeo basato su fotoni.
E’ proprio grazie ad un finanziamento di ben 10.340.000 di euro, al coordinamento del prof. Fabio Sciarrino, all’impegno del nostro ateneo e alla collaborazione di altri tanti partner da 12 Paesi del mondo che è stato possibile dare il via a questa iniziativa. Merito di questa è stato il raggiungimento di un nuovo successo per la nostra comunità che conferma la sempre crescente attenzione verso l’ecosistema europeo della ricerca.
I computer quantistici sono una delle più promettenti tecnologie del futuro, macchine potenzialmente capaci di risolvere problemi impossibili anche per i più potenti super computer, ma si tratta di dispositivi in fase prototipale e sono ancora molte le possibili strade di sviluppo. Tra le più promettenti c’è quella basata sulla luce: l’uso di fotoni nel ruolo di qubit.
Epique, infatti si occupa proprio di questa, andandone a sottolineare innanzitutto i suoi vantaggi: una bassa decoerenza dei qubit così da poter minimizzare la perdita dell’informazione, una semplice infrastruttura che non richiede di operare a temperature vicine allo zero e una naturale integrazione con i sistemi di comunicazione a fibra ottica per la creazione di reti.
Nonostante tutto però, i vari risultati fino ad ora ottenuti sono stati spesso limitati da apparati ingombranti e difficili da scalare. Ed qui che però che entra in gioco il progetto EPIQUE che punta a raccogliere le tante realtà europee, sia il mondo accademico che le Piccole e Medie Imprese, per arrivare alla realizzazione di una piattaforma quantistica fotonica di uso generale.
EPIQUE è uno dei sei progetti, sulla base di altrettante soluzioni tecnologiche, ideati per sviluppare fisicamente un computer quantistico europeo nell’ambito della Quantum Flagship lanciata dalla Commissione Europea nel 2018 e finanziata con circa 1 miliardo di euro.