Nel pomeriggio del 28 Febbraio si è tenuto un panel dell’evento Parole non pietre, presso la sede della FNSI (Federazione Nazionale Stampa Italiana) a Roma. L’evento sanciva un accordo tra istituzioni e stampa e stimolava una riflessione sul lavoro dei giornalisti. Sono stati invitati i rappresentanti delle famiglie Megalizzi, Rocchelli, Siani, Luchetta, Cucchi e un rappresentante del Fondo Ilaria Alpi, per discutere insieme della loro esperienza e del ruolo dell’informazione. A moderare la discussione, Paolo Borrometi, Presidente Articolo 21, e Tiziana Ferrario, giornalista.
Tutti gli intervenuti hanno ribadito la necessità dei progetti delle associazioni, per superare un’ingiustizia personale e per trarre, dal loro vissuto, iniziative a vantaggio di altri. E’ stato anche dibattuto il ruolo della stampa, della sua importanza per diffondere informazione, ma soprattutto per diffondere informazioni corrette e portare avanti la lotta alle ‘fake news’.
L’intervento di Ilaria Cucchi e Fabio Anselmo
Abbiamo intervistato Ilaria Cucchi, Federica Megalizzi e Francesco Cavalli.
La storia del fratello di Ilaria Cucchi, Stefano, penso sia ormai nota a tutti. Netflix ha addirittura prodotto il film Sulla mia pelle, che ripercorre l’intera vicenda. Sicuramente è stato esemplare il lavoro della famiglia Cucchi e del loro avvocato Fabio Anselmo, di continuare a denunciare l’ingiustizia subita, di continuare a chiedere chiarezza sulle condizioni del decesso. Sono riusciti ad ottenere, in dieci anni di proteste sui giornali, in TV, dibattiti nelle scuole, che il caso fosse riaperto e che i carabinieri colpevoli dell’omicidio fossero condannati. In seguito a questa esperienza, hanno creato l’Associazione Stefano Cucchi, che risponde alla necessità di diffondere le giuste informazioni e di permette, anche a chi non ha voce, di essere ascoltato.
«Formazione e informazione per sviluppare un senso critico e diventare protagonisti del nostro futuro»: questo recita la Home della Fondazione Antonio Megalizzi, rappresentata dalla soretta di Antonio, Federica. La fondazione è nata solo a metà Febbraio del 2020 ed ha lo scopo di promuovere e coordinare iniziative che portino avanti il sogno europeo di Antonio Megalizzi. Antonio è stato ucciso l’11 dicembre 2018, nell’attentato dei mercatini di Natale di Strasburgo. Il lavoro della famiglia e della sua compagna Luana consiste nel portare avanti la conoscenza di temi e realtà a lui care, proprio per incentivare il giornalismo migliore e il giornalismo utile alla società.
Infine Francesco Cavalli, legale che si è occupato del Fondo Ilaria Alpi. Ilaria era una giornalista del Tg3, uccisa a Mogadiscio con l’operatore Miran Hrovatin il 20 marzo 1994. Da pochi mesi sono stati consegnati proprio alla FNSI i documenti del Fondo Ilaria Alpi, ovvero l’archivio dei materiali raccolti dalla reporter. Anche in questo caso si tratta di impedire la perdita di informazioni importanti e di promuovere la stampa libera.