Oggi, martedì 20 novembre 2022, si è tenuta la prima delle quattro proiezioni della rassegna dedicate a Federico Fellini organizzata dal Dipartimento SARAS in partnership con la Cineteca nazionale/CSC e Sapienza Crea. Le proiezioni fanno parte del modulo di Cinema italiano del corso “Teatro, Cinema, Media”, ono dedicate a Federico Fellini e tenute dai docenti Valerio Coladonato e Andrea Minuz presso il Nuovo Teatro Ateneo dell’università.
L’evento
La prima giornata della rassegna ha riguardato la proiezione del film “I Vitelloni”, iniziata subito dopo l’introduzione alla pellicola del professore Valerio Coladonato, che ha accompagnato gli studenti nel contesto storico ed economico in cui nasce la pellicola, esponendo la grandezza, la sensibilità e le difficoltà di un regista che con la sua visione del cinema ha fatto irruzione in una tradizione cinematografica italiana che poco si sposava con le sue pellicole. Contesto spiegato anche tramite la lettura di un passaggio del libro “viaggio al termine dell’Italia”, scritto dal professor Minuz e attualmente libro di testo dei suoi studenti.
Il film
“I Vitelloni” è un film del 1953 che ha rappresentato l’ascesa di Fellini nel ruolo di regista affermato nella scena internazionale, che dopo l’insuccesso de “Lo sceicco bianco” faticava a trovare il favore della produzione, in particolare anche con riguardo alla scelta, rilevatasi poi di successo, di scritturare Alberto Sordi che era stato poco apprezzato nel film precedente.
Il film segue le vicende di cinque personaggi, che si traducono in cinque caratteri definiti e cinque blocchi narrativi che ne trattano. Questi personaggi sono i “vitelloni” del titolo, cioè adolescenti fuori tempo massimo che fanno della loro vita la definizione dell’arte di arrangiarsi, personaggi tipici della commedia dell’arte e fuori dal tempo che si muovono in una pellicola che sembra sempre pronta a sfociare nel fantastico.
La lungometraggio si discosta dalla sensibilità politica della cinematografica del tempo; infatti, i vitelloni non sono metafora del contesto socioeconomico ma personalità atipiche ed eccentriche ma fortemente radicate negli aspetti, anche sociologici, della cultura italiana, che sono anche cari al regista, che è ad esempio affascinato dagli eventi popolari, da cui ad esempio il film si apre.
Federico Fellini
Federico Fellini è stato una delle figure principali di una delle stagioni più gloriose della storia del cinema italiano, quella del secondo dopoguerra, del neorealismo e del “cinema d’autore”, di cui è iniziatore. Nei suoi film riesce a creare universi costellati di sogni, miti, autobiografia, elementi culturali italiani capaci di lasciare un forte segno nella memoria collettiva, tanto che i nomi dei suoi film sono in grado di riportare alla mente un quadro fatto di personaggi, scene e luoghi iconici della cinematografia italiana.
La rassegna
La rassegna è frutto di una collaborazione tra La Sapienza (in particolare per iniziativa del professore Andrea Minuz) e la Cineteca nazionale, che ha fornito copie in blue-ray delle pellicole restaurate, e nasce per dare la possibilità ai ragazzi di vedere i film storici della carriera del regista in condizioni migliori rispetto ai mezzi presenti in aula, riuscendo quindi ad apprezzare quindi meglio il lavoro con cui Fellini i suoi collaboratori hanno segnato la storia del cinema italiano, con l’obbiettivo ultimo di trasmettere agli studenti le operazioni culturali che sono dietro alla tradizione e la memoria del cinema nostrano.
I professori sono inoltre al lavoro per organizzare, durante il corso della rassegna, un intervento da parte della Cineteca Nazionale riguardante il lavoro dietro il restauro dei film.