Il Festival Dei Due Mondi, giunto alla sua 61a edizione, dal 29 giugno al 15 luglio torna a riempire i teatri e le strade della poetica città d’arte di Spoleto. Sotto la guida di Giorgio Ferrara, a capo della direzione artistica del Festival dal 2008, Opera, Musica, Danza e Teatro si incontrano per creare una manifestazione in grado di celebrare l’arte in tutte le sue forme.
OPERA E MUSICA
Come da tradizione, il 29 giugno, ad inaugrare il festival è stata un’Opera: Il Minotauro, scritta da Silvia Colasanti su libretto di René de Ceccatty e Giorgio Ferrara, il mito di un mostro terrificante che si trasforma nel dramma di un essere che si ritrova solo con l’infinità di sé riflessi negli specchi del suo labirinto.
Una scenografia semplice ma spettacolare, una piccola orchestra e pochi protagonisti hanno reso il labirinto degli specchi de Il Minotauro, un’opera capace di incantare i suoi spettatori, persino i più scettici.
Un’altra stravagante proposta è The beggar’s opera (L’opera del mendicante), scritta da John Gay nel 1728 e riconosciuta come la prima commedia musicale della storia. Una pruduzione che tratta di avidità capitalistica e disuguaglianza sociale che si fa pretesto per riscoprire la talentuosa capacità di improvvisazione dei Musicisti di Les Arts Florissant. (6, 7 e 8 Luglio)
La Musica, invece, oscillerà dal concerto di Francesco De Gregori in Piazza Duomo (7 luglio) ai Concerti di Mezzogiorno con giovani provenienti dai conservatori di tutta Italia, per spostarsi ogni sera al Chiostro di San Nicolò con il Conservatorio Morlacchi di Perugia.
TEATRO
Bells and Spells di Victoria Thierrée Chaplin (dal 12 al 15 Luglio), Mussolini io mi difendo con Corrado Augias, Emilio Gentile e Massimo Popolizio (7 e 8 Luglio), Giudizio. Possibilità. Essere. di Romeo castellucci (dal 30 Giugno al 15 Luglio) e Novecento di e con Alessandro Baricco (30 Giugno e 1 Luglio), sono solo alcuni dei numerosissimi appuntamenti teatrali che coloreranno gli storici teatri spoletini fino al 15 Luglio.
Ma oltre ai nuovi appuntamenti, ci saranno anche grandi ritorni, come quello di Adriana Asti (14 Luglio) con Donna Fabia su testo di Carlo Porta e quello di Robert Wilson con They: una commistione tra Teatro e Danza che indaga i concetti di trasgender e identità sessuale della natura umana.
In scena, come ogni anno, ci saranno anche i lavori dei giovani artisti dell’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico” e La MaMa Spoleto Open.
DANZA E ALTRO
La Dance Company di un’icona della danza minimalista americana Lucinda Childs ha aperto i cancelli dell’antichissimo Teatro Romano che da sempre ospita, durante il Festival, celebri coreografi e ballerini.
Quest’anno i protagonisti sono, oltre alla già citata Compagnia di Lucinda Childs, My Ladies Rock del coreografo Jean-Claude Gallotta (6, 7 e 8 luglio) e Old Friends con i ballerini dell’Hamburg Ballet (13 e 14 luglio).
Prediche, mostre, conferenze organizzate da Paola Severini Melograni, appuntamenti condotti da Paolo Mieli, visite guidate di Spoleto e tanti altri eventi collaterali riempiranno il fittissimo programma dell’evento culturale spoletino fino al 15 luglio.
Per ulteriori informazioni sul programma www.festivaldispoleto.it
-Arianna Sassi