Grande serata di gala al Palazzo Vecchio di Firenze dove, lo scorso lunedì 6 novembre 2017, il Presidente e Fondatore dell’Associazione del Teatro Patologico Dario D’Ambrosi, per mano di Kerry Kennedy, ha ricevuto l’ambito “Premio Kennedy“, onorificenza data a coloro che, nel tempo, si sono distinti per il loro contributo all’arte, al teatro e più in generale alla cultura.
Il motivo principale di questo premio è dovuto al fatto che D’Ambrosi, in collaborazione con l’Università “Tor Vergata” di Roma, ha istituito il primo Corso Universitario di “Teatro Integrato dell’Emozione” rivolto a ragazzi con disabilità psichica. Da diverso tempo, ormai quasi trent’anni, l’Associazione del Teatro Patologico di Dario D’Ambrosi ha dato vita ad un lavoro unico ed universale: quello di trovare un contatto tra il teatro e le gravi malattie mentali. Lo spazio teatrale, secondo il pensiero e la poetica della stessa associazione, può divenire un grande laboratorio, uno stimolante luogo di incontro e scambio di iniziative, progetti, emozioni e stati d’animo, che culmina nelle fantastiche serate in cui i ragazzi vanno in scena.
Secondo molti addetti ai lavori, D’Ambrosi è un’artista scomodo per i temi che tratta e per il suo difficile rapporto con le convenzioni teatrali ed accademiche. Allo stesso tempo, però, riesce a raccontare la scomodità di chi non si sente adeguato, di chi non sa stare al suo posto, di chi non sa proprio qual è il suo posto: in poche parole la condizione di quelli che la maggior parte della società definisce “matti”.
Oltre a D’Ambrosi, sono stati premiati Dario Nardella, sindaco di Firenze, e Stefan De Mistura, segretario generale alle Nazioni Unite. “Quando sta bene un ragazzo disabile“- ha dichiarato Dario D’Ambrosi -“Stanno bene migliaia di persone; dai genitori ai familiari, dai condomini all’intero quartiere. Da qui e partita una vera rivoluzione per il mondo della disabilità”.
Marco Paluzzi