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FORMA: le accademie di Roma tra moda, arte e creatività

Si è concluso “Forma: prospettive di moda arte e creatività”, il festival delle accademie di moda di Roma tenutosi presso il centro congressi “La Nuvola”. Il 21 e 22 marzo la prima edizione si è affermata come un’importante hub di creatività legati alla moda e all’arte, puntando i riflettori sulle accademie e sulle realtà romane. In un contesto in cui Milano è spesso considerata il cuore pulsante del fashion system italiano, eventi come questo rappresentano un’opportunità per Roma di riaffermarsi come centro nevralgico della cultura e della moda.

La prima giornata tra incontri d’eccezione e visioni creative

Gli spazi de “La Nuvola” sono stati animati dalle postazioni delle accademie di punta del panorama romano. Un vero e proprio showcase che ha coinvolto Accademia Costume & Moda; Accademia del Lusso; Accademia di Belle Arti di Roma; Accademia Internazionale d’Alta Moda e d’Arte del Costume Koefia; Accademia Italiana di Arte, Moda e Design; IED Istituto Europeo di Design; MAM Maiani Accademia Moda; NABA Nuova Accademia di Belle Arti. Il palinsesto della prima giornata si è aperto con talk di grande spessore.  Il designer Antonio Marras ha raccontato il suo legame con due figure iconiche dell’arte contemporanea: Maria Lai e Carol Rama, due donne che hanno saputo trasformare la propria visione artistica in un manifesto di libertà espressiva. L’artista Alfredo Pirri, invece, ha spiegato come i suoi celebri specchi rotti siano diventati il simbolo del debutto di Alessandro Michele da Valentino, suggellando il dialogo tra moda e arte.

Un altro momento chiave è stato il talk con Giancarlo Giammetti, che ha ripercorso l’epoca d’oro della moda italiana e ha anticipato l’apertura al pubblico della Fondazione Valentino-Giammetti a Roma, destinata a diventare un polo culturale di riferimento per i giovani appassionati di moda. Il tono si è alleggerito con l’intervento degli scrittori Enrica Alessi e Paolo Stella, che con ironia hanno raccontato i loro fallimenti nella moda, sottolineando come anche grandi nomi come Anna Wintour abbiano ricevuto rifiuti agli esordi.

Altro momento clou è stata la conversazione con Nick Cerioni, che ha svelato il dietro le quinte del lavoro del celebrity stylist, raccontando il percorso di costruzione dell’immagine di Achille Lauro durante il suo primo Festival di Sanremo.

La prima giornata si è conclusa in bellezza: Maria Grazia Chiuri e l’artista Pietro Ruffo hanno approfondito il legame tra Dior, l’arte e il viaggio, sottolineando l’importanza della cultura nel DNA della maison.

La seconda giornata all’insegna di heritage e sostenibilità

La seconda giornata si è aperta con Marco De Vincenzo che ha condiviso la sua esperienza come direttore creativo di Etro, riflettendo sull’importanza di mantenere l’heritage di un brand e sulle pressioni che il mercato impone alla creatività. Ha parlato di fallimenti e di rinascita, raccontando la chiusura del suo personal brand dopo 12 anni e l’arrivo inaspettato da Fendi e Etro.

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Il tema della sostenibilità è stato protagonista con Sara Sozzani Maino (Fondazione Sozzani) e lo scrittore e attivista Matteo Ward. Se Sozzani Maino ha sottolineato il ruolo dei nuovi talenti nel trovare soluzioni innovative per una moda più etica, Ward ha presentato la sua docu-inchiesta sul fast fashion e il suo impatto devastante nei Paesi dove la produzione ha un costo minore. 

A chiudere il festival, Domenico Dolce, che ha raccontato il dietro le quinte del mondo Dolce & Gabbana, il concetto di italianità nella moda e il rapporto profondo con il Sud Italia e, ovviamente, con la Sicilia. Ha infine annunciato l’arrivo della mostra “Dal cuore alle mani” a Roma il 14 maggio, dopo l’acclamato successo di Milano e Parigi.

Roma può tornare protagonista?

Il Festival Forma ha dimostrato quanto la capitale possa essere un punto di riferimento per la moda, unendo arte e creatività. Con eventi come questo, Roma può riacquisire il ruolo centrale che merita, senza rimanere relegata nell’ombra.

 

 

A cura di Federica Giulia Paratore e Viviana Filippi

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