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Format non Format: questo è il problema

Fotografia di Gerry Fezza

      Intervista a Maurizio Gianotti
      Intervista ad Adriano De Maio

Un evento, più che una lezione, quella a cui abbiamo assistito mercoledì 21 marzo al Coris. La lezione del corso di “Culture e industrie della televisione” della professoressa Mihaela Gravila è stata infatti arricchita dalla presenza di Adriano De Maio e Maurizio Gianotti. Il primo è il responsabile progetti innovativi e società di Rai1, il secondo è uno storico autore televisivo che ha messo la firma su programmi quali “La vita in diretta” e “Forum”. Due preziosi ospiti non nuovi all’ambiente Sapientino ai quali fa sempre piacere poter collaborare con gli studenti, fare lezioni con loro, ascoltare le loro proposte.

Il titolo dell’incontro era “Format o non format, questo è il problema” e di format televisivo si è parlato. I format, spiegano gli ospiti, si differenziano dai semplici programmi televisivi perché hanno caratteristiche ripetitive e ripetibili: ovvero, hanno elementi che li caratterizzano (scenografie, colonne sonore, sigle, simboli identificativi). Questi elementi sono necessari e basilari a rendere unico il format e queste loro peculiarità, tutelate da “diritti d’autore”, non potranno essere plagiate ma piuttosto potranno essere esportate in altre reti televisive, estere e non. Tutte le caratteristiche di un dato format, quindi, devono essere sempre mantenute come richiesto “da contratto”.

Per farci capire: i format televisivi più comuni al grande pubblico sono quelli che vengono esportati in più nazioni, sempre in egual maniera, quali “X-Factor”, “The Voice”, il “Grande Fratello” e molti altri.

In sostanza, nel mondo televisivo di oggi, fin troppo preso a rincorrere scelte di marketing, è meglio creare format che programmi, poiché se di successo, questi potranno essere riprodotti ulteriormente portando enormi guadagni agli autori e alla rete televisiva che per prima li ha lanciati. D’altra parte, la televisione che li accoglierà, potrà fare forza sulla comodità di avere un prodotto già “preconfezionato” e di successo.

Il nostro incontro di mercoledì, però, non voleva essere solo una lezione teorica ma una grande opportunità pratica. I ragazzi del corso avevano infatti organizzato, durante una precedente esercitazione, alcune idee per nuovi format televisivi e hanno quindi avuto il piacere di poterle esporre ai due esperti della televisione italiana. Spunti, divertimento, fantasia, preziosi consigli, ammonimenti da una generazione a l’altra per poter creare dei professionisti. Idee di nuovi talk show, di giochi televisivi ispirati a video giochi, di programmi televisivi istruttivi per la vita quotidiana: l’aula era un laboratorio di idee.

La lezione si è poi conclusa con la visione di alcuni programmi storici che al tempo crearono un nuovo modo di fare televisione e che sono anche adesso fonte di grande ispirazione. Ecco che vedendo pezzi di “Speciale per voi”, programma di Renzo Arbore andato in onda a partire dal 1969, abbiamo fatto un salto indietro, in un tempo in cui fare tv era principalmente spontaneità, energia, entusiasmo.

In ultimo Gianotti e De Maio ci hanno presentato un programma da poco ideato per la Rai “L’Altro Sabato…di Domenica” il quale si ispira, ma certo non vuole imitare, “L’altra domenica” storico programma di Renzo Arbore. La puntata zero è stata registrata più di un anno fa ma non è ancora stata mandata in onda, speriamo di poterla vedere al più presto!

Miriam Petrini

24/03/2018

Di seguito foto dell’evento a cura del fotografo Gerry Fezza

Gianotti e De Maio

 

Studenti che propongono loro idee

 

La classe

 

Gravila e Gianotti

 

Gianotti

 

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