“Ringrazio la neve
che mi porto sulle spalle,
la timidezza dell’infanzia,
questa zolla in cui divento grano”
Classe 1960 – poeta e scrittore – Franco Arminio, martedì 16 Gennaio alle 18,30 presso la Libreria Nuova Europa ai Granai in Via Mario Rigamonti 100 ha presentato “I Canti della Gratitudine” per la casa editrice Bompiani. Il libro, infatti, ci invita a un gesto semplice e prezioso: fare buon uso delle parole. Le parole che pronunciamo, scriviamo, leggiamo ogni giorno sono una moltitudine, ma troppo spesso attraversano le nostre vite senza lasciare traccia. Franco Arminio allora si inoltra nel silenzio – quello dei paesi delle aree interne svuotati dall’emigrazione, quello delle notti in cui siamo soli di fronte alla nostra ossessione – e, come un rabdomante, cerca la vena in cui ancora scorrono parole dense di significato e di luce. A queste pagine Arminio consegna il frutto di anni di ascolto di se stesso e del mondo, la summa di ciò che ha imparato nel suo cammino attraverso città e paesi: la parola poetica dispiega la sua forza trasformativa, da esperienza intima si fa comunitaria e ci chiede di essere pronunciata come sfida all’indifferenza, come forma di resistenza.
“A chi sa dire grazie,
a chi risponde con un gesto d’affetto
per se stesso e per gli altri
a ogni errore che fa o che subisce.
Alla neve del mio paese,
ai calanchi di Aliano,
alle capre di Roghudi.”
FRANCO ARMINIO | BIO
Franco Arminio è nato e vive a Bisaccia, in Irpinia d’Oriente. È ispiratore e punto di riferimento di molte iniziative contro lo spopolamento dell’Italia interna, come la Casa della paesologia a Bisaccia e il festival “La luna e i calanchi” ad Aliano. Da anni racconta disagi e meraviglie dei paesi più trascurati. Ha pubblicato più di trenta libri, tra i quali Viaggio nel cratere, Vento forte tra Lacedonia e Candela, Cartoline dai morti, Terracarne, Cedi la strada agli alberi, Resteranno i canti, L’infinito senza farci caso, La cura dello sguardo , Lettera a chi non c’era, Studi sull’amore e Sacro minore .
@francoarminio