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Giornata Arturiana 2022: tra tradizione e attualità

Oggi 11 novembre ricorre la giornata arturiana del 2022. Per parlare di questa branca della letteratura si sono tenuti diversi convegni e conferenze, anche l’Università la Sapienza ha aderito per approfondire il tema.

Il convegno si è tenuto nell’aula Odeion dell’Edificio di Lettere e continuerà anche nel pomeriggio. L’evento presieduto da Arianna Punzi (Sapienza Università di Roma), con la partecipazione di  Lino Leonardi per i saluti(Scuola Normale Superiore, Pisa, Presidente IAS-IT),  per proseguire con la prima relatrice di giornata Christine Ferlampin-Acher (Université de Rennes), alla quale ha fatto seguito l’intervento di Fabrizio Cigni (Università di Pisa).

Questa giornata, come di consueto, è fortemente voluta dall’International Arthurian Society/ Société Internationale Arthurienne – Sezione Italiana, in collaborazione con il Dottorato in Scienze del testo dal Medioevo alla modernità (Filologie medievali, Paleografia, Studi romanzi). L’ International Arthurian Society è stata istituita nel 1948, durante il secondo congresso arturiano a Quimpercon l’intento di unire studiosi di diverse parti del mondo: Francia, Gran Bretagna, Paesi Bassi e Stati Uniti. La società ha l’obiettivo di dare rilievo allo studio della letteratura arturiana, per i problemi che affronta e coordinare l’impegno degli studiosi che si dedicano alla disciplina.

Come detto in precedenza, la prima parte del convegno ha avuto come relatrice Christine Ferlampin-Acher, il suo discorso è stato tenuto in lingua francese. La professoressa insegna attualmente all’università di Rennes e data la sua passione per la letteratura medievale si è specializzata in quella francese con particolare attenzione per i testi arturiani.

Il suo primo accenno è stato riguardo le diverse equipe di studio e ha citato “LATE”, costituita da 73 ricercatori nella quale si annoverano i nomi di: Catherine Daniel (Università di Rennes), Martin Aurell (Università di Poitiers), Fabrizio Cigni (Università di Pisa), Rosa Helena Chinchilla (Università del Connecticut,) Christine Ferlampin-Acher (Università di Rennes), Ásdis Magnusóttir (Università d’Islanda), Hélène Tétrel (Università della Bretagna occidentale), Ceridwen Lloyd-Morgan (Biblioteca Nazionale del Galles, Università di Bangor), Aisling Byrne (Università di Reading) Cora Dietl (Università di Gießen),Bart Besamusca (Università di Utrecht) e diversi altri.

In generale le tematiche trattate sono state:

  • alto-basso per comprendere la letteratura che passa attraverso diversi momenti
  • la questione futuristica che è straordinaria specie per la traduzione della vulgata
  • letteratura comparata

Nella prima parte del discorso il nocciolo della questione è stato la tradizione arturiana per gli studi su testi e media arturiani medievali e la ricezione degli stessi, con un focus particolare riguardo il medievalista e il medievalismo (modernità medievali).

In questo insieme di mito, tradizione e leggenda è bene comprendere la loro collaborazione con la  storia di Artù. Il re e i cavalieri della tavola rotonda sono stati, sono al giorno di oggi e saranno protagonisti di diversi racconti. Queste figure sono inserite nei racconti della Walt Disney nella versione più buona, ma da altri autori sono ricalcati in maniera più severa.

Nelle “strade di Italia”, dal medioevo all’umanesimo parlano, di loro:

  1. Fabrizio Cigni, ha osservato gli ambienti, i linguaggi e le forme della circolazione arturiana tra “volgarizzamenti” e “cantari”;
  2. Arianna Punzi nella tradizione italiana di Tristano e Lanciere in prosa
  3. Roberto Tagliani nel Tristano e l’ideale cavalleresco nell’Italia di fine medioevo;
  4. Giulia Murgia: Merlino in Italia “il profeta costruttore”;
  5. Molti altri autori italiani sono stati citati da Christine Ferlampin-Acher.

Di particolare interesse, è stata quello che ha detto in merito alla letteratura comparata. Il lavoro per la comparazione, almeno nella prima fase, è stato arduo specie a causa dei modi di scrivere e approcci diversi, attraverso questa letteratura comparatistica si studiano i rapporti tra le letterature e i modi di scrivere attraverso strategie rappresentative, si costituisce come principale motivo di interesse.  I diversi generi letterari sono stati introdotti gradualmente alla comparazione ed è stata inglobata anche nella comparazione specializzata la letteratura medievale e sul folklore, la letteratura arturiana sui i cantari e sulla storia dei racconti popolari.

La tradizione arturiana non si esaurisce nel passato, infatti questa frase vuole introdurre alla letteratura neo-arturiana per affermare questa “nuova” corrente ci sono le prime edizioni di testi neo-arturiani come “Perceforest e Artus tra Rinascimento e Illuminismo”, l’ opera di Sébastien Douchet “Accoglienza del Medioevo nel XVI secolo, Letture e usi dei testi medievali dei Gallaup di Chasteuil (1575-1719)”, pubblicato nel 2022. Tra le altre tracce attuali: “Perceforest e Artus” (XVI-XVII secolo).

Infine, tra le innovazioni più evidenti: “Excalibur dans Soul Ester” (Atsushi Okobu): il mito arturiano messo alla prova dai manga, una chiara influenza da parte della cultura arturiana che si riversa in un genere che è apprezzato da sempre molti di più giovani.  La leggenda di Re Artù si muove tra cinema, serie, fumetto, musica e giochi.

Il forbito intervento di Christine è stato seguito da un forte applauso di apprezzamento, successivamente la parola è passata a Fabrizio Cigni che è andato a chiarire e approfondire le suggestioni poste dalla collega. Successivamente la parola è andata a Margherita Bisceglia (Sapienza Università di Roma) e Massimo Dal Bianco (Fondazione Ezio Franceschini, Firenze).

La conferenza continuerà anche nel pomeriggio e vedrà con la partecipazione di: Niccolò Gensini, Giorgia Giordano, Elena Muzzolon (Università di Padova), Daniela Santonocito e sì concluderà con l’assemblea dei soci.