Come ogni settimana continua l’appuntamento fisso con I Giovedì della MuSa. Ieri, giovedì 11 maggio, l’esibizione dell’orchestra MuSa Classica presso il Nuovo Teatro Ateneo ha incantato il pubblico presente.
L’esibizione ha previsto l’interpretazione e l’arrangiamento di opere di fine ‘600/inizio ‘700 di artisti quali George Telemann, Christoph Gluck, Anna Bon, Antonio Caldara e Arcangelo Corelli ad opera di studenti della Sapienza con la supervisione del direttore d’orchestra Francesco Vizioli.
“Il Barocco allo specchio, interpretazioni a confronto” il titolo dell’evento proposto la scorsa serata da MuSa che, grazie anche alla bravura e professionalità dei soliti, ha riscosso un grande successo, denotato dal lunghissimo applauso a fine spettacolo.
“Alla rigidità dello spartito corrisponde una grandissima libertà di pensiero e di interpretazione” afferma il direttore d’orchestra introducendo lo spettacolo e descrivendo come, anche opere pensate e composte centinaia di anni fa, si possano declinare nei modi più svariati, lasciando spazio alla bravura e alla creatività di studenti-musicisti, professionisti e non, che trovano, nella musica, la possibilità di esprimere la propria persona.
Abbiamo chiacchierato con il maestro Francesco Vizioli a fine spettacolo e abbiamo scoperto che “un forte interesse per la musica, un interesse a 360 gradi ” è quello che lo ha spinto ad avvicinarsi alla direzione d’orchestra e che, con un adeguato apporto alcolico, come scherza il direttore, è in grado di dirigere qualsiasi tipo di pezzo.
Questo, e tanto altro, ci viene raccontato nell’intervista che segue.
MuSa, acronimo di “Musica Sapienza“, significa fare, ascoltare, vivere la musica nell’Ateneo più grande d’Europa. Partecipano al progetto persone dotate delle competenze tecniche più varie – dall’amatore orecchiante al diplomato di conservatorio – sorrette da una forte motivazione a investirle in attività di musica d’assieme.
MuSa è composta da varie sezioni:
MuSa Classica (orchestra e formazioni cameristiche dedite al repertorio comunemente definito ‘classico’)
MuSa Jazz (Big Band e formazioni di solisti con repertorio tipico del Jazz internazionale e arrangiamenti originali di musica popolare italiana e del pop internazionale)
MuSa Blues (gruppo vocale dedito soprattutto a repertori afroamericani, africani e latinoamericani, con particolare attenzione alla vocalità e alla coralità)
EtnoMuSa (gruppo di musicisti e ballerini con repertorio tipico della musica tradizionale italiana e dell’area mediterranea).
A questo punto rinnoviamo l’appuntamento per i prossimi Giovedì della MuSa:
Giovedì 25 maggio – ore 19:00 – MUSA BLUES “Songs for Peace in Times of War. A 50 anni dagli Accordi di Pace del Vietnam”
Giovedì 15 giugno – ore 19:00 – I CAMERISTI DI MUSA CLASSICA “Salotto Ottocento. Impegno e frivolezze nella cameristica ottocentesca”
Giovedì 22 giugno – ore 19:00 – GAMELAN GONG WISNU WARA “La musica giavanese dalle corti ai villaggi”