La leggenda metropolitana che vede Batman e Robin avvolti in una misteriosa storia d’amore gay ha da sempre incuriosito i fans e non solo. Ci sono i più romantici, paladini dell’uguaglianza, e quelli che invece, supportati dalla casa editrice, tentano di trovare anche la più piccola prova per sostenere che si tratta solamente di una amicizia quasi fraterna.
In realtà è proprio così: tutto iniziò nel 1940, quando sul numero 38 andò in stampa un errore di battitura, destinato a divenire storia, riuardo l’arrivo di Robin. Invece di an ally (un alleato), apparve scritto tutto attaccato anally (analmente).
Un avvenimento che non tutti conoscono, così come non tutti sanno che i supereroi omosessuali esistono da ben prima del 2012, anno in cui i matrimoni dello stesso sesso sono diventati legali nello Stato di New York.
Come spiega Axel Alonso, redattore capo della Marvel, la maggior parte degli eroi abitano proprio lì e l’idea di una proposta di matrimonio gay tra questi personaggi va ben oltre carta e penna, dando la possibilità ai fumetti in generale e alle avventure nel particolare, di farsi carico delle tematiche della vita reale. È sempre stato così.
I supereroi sono stati in prima fila nella battaglia delle rivendicazioni dei neri, ad esempio, quando ne 1966 nacque Black Panther, della Marvel.
Il pioniere in questa serie di coming out è stato sicuramente Northstar, uno degli X-MEN, sposatosi in un fumetto del 2012, ben vent’anni dopo la sua dichiarazione. Nel 2015 è stato Iceman, l’uomo di ghiaccio, a “venire fuori”, nella stessa famiglia degli X-MEN.
Il progresso sociale e morale unitamente alla presa di coscienza dell’omossessualità, della bisessualità e del pansessualismo come condizioni di vita e non come scelte, hanno fatto si che gli amori gay siano più diffusi tra i supereroi delle nuove generazioni, proprio perchè ormai non rappresentano più niente di particolare, almeno non dovrebbero. Lo testimonia la giovane coppia dei Giovani Vendicatori, formata da Wiccan (ispirato al personaggio di Thor) e Hukling (ispirato al personaggio di Hulk), apparsi per la prima volta in un fumetto del 2005.
Nell’universo parallelo degli eroi, non sono solo le coppie a godere dell’affetto dei fans, ma anche i personaggi che sono ben lontani dalla vita del matrimonio: primo fra tutti Apollo, noto per essere uno dei primi supereroi gay dichiarati nei fumetti, insieme a Northstar, personaggio della Marvel. Lui e suo marito, The Midnighter, hanno persino una figlia adottiva.
Lanterna Verde nel reboot (termine che indica la riscrittura e il nuovo inizio per storie di saghe già conosciute)del 2012 viene presentato gay. Non è stata affatto una sorpresa per i fans dal momento che, nell’era pre reboot, era stato proprio Obsidian, il figlio di Alan Scott (alias Lanterna Verde), a essere gay.
Il reboot diventa così il veicolo della traduzione di una società che muta e si evolve e che genera effetti persino nell’industria americana dei comics.
Lo scrittore Gail Simone ha dichiarato con un post su Tumblr nel 2014 che anche Thomas Blake, alias Catman, è bisessuale. Il personaggio di Catman comparve per la prima volta nel 1963 e, come la sua controparte femminile Catwoman, era dedito ai furti. La sua vera identità era quella di un cacciatore di fama mondiale di felini feroci, datosi al crimine perché annoiato dalla caccia.
La medaglia d’oro, tra le supereroine lesbiche, và senza dubbio a Batwoman, nata nel 1956 e riemersa poi nel 2006, senza più misteri riguardo al suo orientamento sessuale. Kate Kane, vero nome di Batwoman, ha un tatuaggio a forma di stella nautica sulla sua schiena. A partire dal 1940 questo simbolo è stato utilizzato dalle lesbiche per rivelare in modo discreto la loro sessualità.
La medaglia d’argento và a Renee Montoya, fidanzata di Batwoman. Le due supereroine hannouna storia contrassegnata da vari tira e molla. La medaglia di bronzo và invece alla bisessualità di Catwoman, che ha confermato le voci insistenti solo nel 2015.
In tema di transgendere è Alysia Yeoh la protagonista: è infatti la prima supereroina trans di un fumetto tradizionale, Batgirl. Una delle prime cose che Alysia fa è dipingere “Fight the power” a caratteri cubitali. Durante il l’evolversi delle vicende, la transessualità viene mostrata in un flashback.
Secondo il New York Times, che ha dedicato un articolo ai gay del mondo parallelo, i fans hanno accolto clamorosamente il rendere palese la sessualità dei loro eroi, sentendo addirittura un senso di vicinanza e invertendo per una volta la rotta, consentendo al reale di apprendere dal surreale.
Alessandro Ledda