“IL SILENZIO DELLE IMMAGINI. Teorie e processi dell’invenzione artistica” è il titolo del convegno sugli elementi basilari dell’immagine che avrà luogo venerdì 11 e sabato 12 dicembre all’Auditorium del MAXXI, Museo delle Arti del XXI secolo.
L’evento è organizzato dalla Sapienza – Università di Roma in collaborazione con i Musei Vaticani e il Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut, con il patrocinio del Comité International d’Histoire de l’Art (CIHA).
L’incontro internazionale sarà un’occasione per parlare di arte. Il comitato scientifico, insieme ai relatori e ai diversi coordinatori delle sezioni, si pone l’obiettivo mediante key-studies, di affrontare gli aspetti teorici e storico-artistici dei processi di costruzione dell’immagine mettendo a confronto appunto passato e presente. Punto di partenza dei dibattiti sono le teorizzazioni di Leon Battista Alberti, che nel suo trattato De pictura, chiarisce il concetto di composizione delle immagini e sottolinea com’è legato sia al rapporto fra linea e superficie e agli effetti del colore attraverso delle variazioni di luce, sia al ruolo semantico dell’immagine.
Numerose sono le figure di spicco del mondo accademico che interverranno nelle due giornate di studio, come Gehrard Wolf, Direttore del Kunsthistorisches Institut in Florenz/ Max-Planck-Institut, Paul Hills del Courtauld Institute of Art con un intervento sul tema del panneggio da Giotto a Tiziano, Victor Stoichita dell’Université de Fribourg, che tratta le fonti e la tradizione pittorica di Vittore Carpaccio, Frank Fehrenbach dell’Universität Hamburg, che parlerà del monocromo in scultura, Andrea Pinotti, professore di Estetica dell’Università degli studi di Milano, e Andreas Beyer della Universität Basel, che affronta i tentativi di Goethe di avvicinarsi alla pittura.
E ancora Jérémie Koering del CNRS/Centre André Chastel con un intervento su Meyer Schapiro, irriducibile disegnatore, Micol Forti, curatore dei Musei Vaticani, che tratterà delle vetrate di Matisse, Peter J. Schneemann dell’Universität di Bern con un intervento sull’uso di “voci aneddoti e descrizioni” nell’arte contemporanea e Michele Dantini dell’Università degli Studi del Piemonte Orientale su Piero Manzoni.
Marisa Del Prete