Il Teatro Argentina di Roma il giorno 27 novembre alle ore 21, coglie l’occasione per ricordare il regista Giorgio Strehler, dopo 20 anni dalla sua scomparsa.
Innovatore del teatro e uomo dalla contrastante personalità, Giorgio Strehler cambia la visione degli attori sull’opera teatrale. Questi sono più coinvolti e lasciano indietro il “suggeritore”, per la prima volta sono costretti ad imparare a memoria il copione, esternando tutta la loro creatività nel palcoscenico novecentesco.
Egli stesso ci fece notare il suo carattere dualistico e contraddittorio, quando affermò: « … io so e non so perché lo faccio il teatro ma so che devo farlo, che devo e voglio farlo facendo entrare nel teatro tutto me stesso, uomo politico e no, civile e no, ideologo, poeta, musicista, attore, pagliaccio, amante, critico, me insomma, con quello che sono e penso di essere e quello che penso e credo sia vita. Poco so, ma quel poco lo dico… »
Tutto viene raccontato da uno degli attori che collaborarono con il regista, Giancarlo Dettori. La sua testimonianza ripercorre il percorso del protagonista della serata, facendo riferimento al cambiamento storico del nostro paese in quegli anni, soprattutto alla grande necessità di innovazione riguardo temi ed autori durante il dopoguerra. Non si fa riferimento esclusivamente alle tecniche usate dal regista nel teatro ma anche alla sua personalità, ben appresa dal suo amico-collaboratore. “Dall’Arlecchino al Campiello”, nell’intera raccolta di opere il regista lasciava libero arbitrio alla creatività degli attori, per esaltarne la sensibilità.
I due lavorarono insieme nel Piccolo Teatro di Milano (Teatro d’Europa), coprotagonista dell’evento, poichè compie 70 anni di attività in concomitanza con l’omaggio a Strehler.
L’evento è organizzato da Claudio Beccari (doppiatore ed attore italiano) che cerca di catturare ogni singolo punto di vista di questa storia. Il suo più grande successo in questo racconto è l’essere riuscito a risaltare il coinvolgimento dell’artista Giancarlo Dettori in ogni opera interpretata per il regista. “Riusciamo a capire come la partecipazione creativa dell’attore fosse uno dei segreti di Strehler”, afferma l’organizzatore.
Conclude dichiarando il suo entusiasmo nel poter risaltare le attività di questi due eccellenti artisti e del teatro per cui hanno lavorato, augurando una buona visione a tutti coloro che vorranno partecipare gratuitamente all’evento.
Sabina Marchetti