Il giorno 27 febbraio presso il Centro Congressi del CoRiS in Via Salaria alle ore 10:00, si è svolto il primo incontro del progetto Modulo BeJour 2020. Il seminario, dal titolo ”Il giornalismo europeo e la sfida della disinformazione” inaugura la sesta edizione del modulo di giornalismo europeo.
A moderare il seminario, Gianpiero Gramaglia, Consigliere dell’Istituto d’Affari Internazionali e coordinatore del progetto BeJour.
I protagonisti dell’evento sono stati gli esponenti delle istituzioni europee, i giornalisti specializzati e gli studenti che continueranno il percorso di formazione attraverso successivi incontri. Inoltre l’incontro è riconosciuto come valido dall’Ordine dei Giornalisti del Lazio per l’acquisizione dei crediti formativi professionali obbligatori.
Oltre alla presenza dei docenti del CoRiS, nonché coordinatori del progetto BeJour, Maria Romana Allegri e Christian Ruggiero, sono intervenuti Antonia Carparelli, Consigliere per la governance economica e rappresentante in Italia della Commissione Europea, Edoardo Novelli, Professore Associato presso l’Università RomaTre e Coordinatore dell’Election Monitoring Center, Anna Maria Giordano, Giornalista di RaiRadio3, ed infine Stefano Polli, Vice Direttore dell’Agenzia giornalistica ANSA.
La Dott.ssa Carparelli ha affermato come la comunicazione sull’Europa sia una mission impossible ed ha argomentato riguardo le 3 gradi sfide che l’Unione Europea si è trovata ad affrontare negli ultimi giorni, ovvero le trattative negoziate sul bilancio europeo 2021-2027, a cui è stato dedicato il Consiglio Europeo di recente, il dibattito sulle regole fiscali e il Green Deal europeo, quindi la transizione alla neutralità climatica. Tre sfide che hanno in comune l’essere l’emblema della comunicazione europea.
Il docente Novelli ha presentato la ricerca sull’ultima campagna elettorale europea, mostrando dati inerenti alle 4 settimane precedenti le elezioni. Attraverso questo tipo di ricerca si confrontano idee, pensieri e le diverse visioni dell’Europa, e inoltre si forma e si palesa la sfera pubblica europea in un momento comunicativo così importante e fondamentale.
Sono stati individuati i temi principali dei contenuti delle campagne elettorali, partendo dal tema dell’Europa, fino ad arrivare ai valori, all’economia, al lavoro. Nei paesi nordici e occidentali europei, il tema ambientale risulta al secondo posto a differenza dei paesi del sud e dell’est Europa, in cui l’ambiente viene trascurato assieme al tema dell’immigrazione. Una spaccatura e una polarizzazione resi noti proprio grazie al risultato ottenuto della ricerca, il quale ha analizzato i contenuti pubblicati tramite poster, post Facebook e Tv commerciali.
Anna Maria Giordano, ideatrice e responsabile del programma Radio3Mondo, ha dichiarato che ad oggi sussiste il bisogno di parlare dell’Europa da consumatori ed elettori europei, di fare quindi una buona comunicazione adeguata e fondata sul reale, sul vero. Denuncia la mancanza di un giornalismo europeo, quindi di un giornalismo che sappia lavorare all’oggetto europa a tutto campo e sprona i giovani presenti a realizzarlo in futuro.
Anche le agenzie hanno avuto un compito importante nella comunicazione, quello di mediare l’informazione proprio come opera l’ANSA, il quale si dedica al tema Europa attraverso dei canali di informazione specifici. A tal proposito il Vice Direttore dell’agenzia di stampa, Stefano Polli, ha espresso la propria considerazione circa le fake news, affermando che queste sono sempre esistite, riportando la citazione per cui “noi non stiamo vivendo nell’epoca delle fake news, ma della post-verità”. Viviamo semplicemente in un’era in cui esistono strumenti che moltiplicano la forza ed il potere delle fake news, tecnologie che hanno pro e contro sopratutto nel settore del giornalismo. Bisogna affidarsi a fonti affidabili, di qualità, di professionalità certificata e diffidare, invece, da tutte quelle informazioni che arrivano da fonti non verificate.
Il centro del dibattito è stato il tema della disinformazione e della moltiplicazione delle fonti informative, che rappresenta un’occasione importante di costruzione di una cittadinanza più informata. Una disinformazione che deve essere combattuta attraverso l’azione quotidiana di ogni singolo cittadino all’interno del grande mondo in cui viviamo da cittadini, quello dell’Europa.