Giovedì 17 novembre 2022, presso l’Aula 1 della Facoltà di Ingegneria, il professor e architetto Ruggero Lenci ha presentato: “Ingegneri-architetti della Scuola romana di architettura“.
L’incontro, che si inserisce nell’ambito dell’iniziativa “INgegneria INcontra“, ha ripercorso i 150 anni dalla proclamazione di Roma capitale e la storia degli ingegneri che hanno operato come architetti.
“È utile, in una Facoltà di Ingegneria, narrare la storia di quegli ingegneri che hanno operato come architetti in una città divenuta dal 1871 un territorio nel quale consumare rapide e imponenti trasformazioni urbane. Non senza profonde ferite inferte a quelle magnifiche ville – alcune delle quali perdute per sempre – l’esperienza prodotta nel lungo percorso da tali trasformazioni ha reso riconoscibile una sensibilità operativa che, sia pur con errori ed eccessi, viene definita come appartenente alla “Scuola Romana di Architettura”. Chiunque oggi voglia ricostruire le articolazioni di questa Scuola, delle sue tradizioni e declinazioni – sia esso architetto, ingegnere o altro ancora – non può esimersi dal ripercorrere le trasformazioni urbane di Roma capitale”
Che cos’è la Scuola Romana di Architettura? “Quando nel 1870 si è trattato di costruire la nuova capitale italiana, c’era bisogno di sensibilità particolari, che fossero orientate a lavorare con le pre-esistenze (chiese, palazzi, gallerie…), un’architettura che non è solo quella degli spazi interni ma anche degli esterni. Queste sensibilità sono parte di quella che viene definita “Scuola Romana di Architettura”: progettisti romani, sia ingegneri che architetti, i quali hanno dovuto sviluppare una particolare finezza rispetto ai progettisti di altre città”.
Il professor Lenci, con il suo lavoro, ci accompagna per mano attraverso un percorso ingegneristico-architettonico di altissimo livello. Operando uno scavo nella storia, infatti, emerge che molti protagonisti delle trasformazioni urbane di Roma sono stati degli ingegneri integrali, così li definisce Lenci, che hanno amato l’architettura non meno degli architetti. Misurandosi con questa disciplina così affascinante, ottengono i risultati che sono sotto gli occhi di tutti: edifici, quartieri, palazzine di grande qualità, divenute per i romani esperienze quotidiane, presenze amichevoli.
Alessandro Viviani, Edmondo Sanjust di Teulada, Raffaele Canevari, Cesare Pascoletti, Mario Loreti, Giuseppe Nicolosi, Federico Gorio, questi sono solo alcuni dei maestri che il professor Lenci ci ha presentato e che sono sicuramente tutti da scoprire.