Martedì 3 marzo, dalle 12.00 alle 14.00, presso l’aula Blu 1 dell’università la Sapienza, si è tenuto un seminario con ospite Fraciscu Sedda incentrato su un’analisi semiotica del concetto di isola a partire dal libro “Isole. Un arcipelago semiotico” edito da Meltemi Editore 2019. Il seminario è organizzato dall‘Unità di ricerca Spazio urbano, creatività, media e dalla cattedra di Scienze semiotiche del testo e dei linguaggi (Pezzini-Terracciano).
Il seminario inizia con un’introduzione alla semiotica di Lotman dalla quale analizza il concetto chiave di semiosfera: ripreso dal concetto di biosfera, esso sta ad indicare uno spazio semiotico globale e sistemico dove il segno si può sviluppare e avere significato. Con questa visione la semiotica di Lotman si oppone alla semiotica atomistica (che studia un fenomeno partendo dalla sua unità minima, in questo caso i segni) proponendo una semiotica olistica (che invece presuppone che lo studio debba partire osservando il fenomeno nella sua totalità). Accanto al concetto di spazio semiotico introduce un altro concetto, lo spazio extrasemiotico. A differenza dello spazio semiotico, dove il segno acquisisce significato, i segni nello spazio extrasemiotici sono estranei al primo e dunque non acquisiscono significato per esso.
Franciscu Sedda utilizza questi concetti ponendoli in una relazione che associa allo spazio semiotico l’ordine e allo spazio extrasemiotico il disordine, per analizzare il concetto di isola, nelle sue molteplici forme e possibili significazioni. Il quale può rappresentare o meno il concetto di disordine, parte fondamentale di questo esito è la narrazione che sia fa del fenomeno la quale non è mai univoca e dipende dal punto di vista del soggetto.