Il 9 ottobre 2022, un’ora dopo l’esibizione di LNDFK, è andata in scena Joan Thiele, artista più famosa proposta nella sezione LineUp! Del Romaeuropa Festival dedicata ai linguaggi Urban e pop.
La cantante, di origini per metà italiane e metà svizzero-colombiane e cresciuta tra Cartagena, Londra e l’Italia, si è esibita nel teatro 2 del Mattatoio. Il palco è sviluppato sull’asse orizzontale della sala e in questo modo è sviluppata più in larghezza che in lunghezza, con l’effetto di essere tutti più vicini e legati al palco, creando un forte senso di intimità e complicità. Con le luci abbassate Joan invita il pubblico ad avvicinarsi, a ballare e saltare, mentre canzone per canzone ne racconta un po’ la storia, e con ogni storia racconta volta per volta un pezzo di sé.
Le sonorità jazz e R&B esplodono, ritmiche a metà tra soul, pop e jazz, chitarre, synth, un basso e in alcune canzoni anche degli archi: la ricetta di un concerto delicato, sensuale ed emozionante.
Nella scaletta si sono alternati pezzi più vecchi ai successi di Operazione Oro, fino all’ultimo progetto, definito da Joan stessa una “follia”. Dal 2021 infatti Joan ha pubblicato la sua musica non in album o singoli ma in “Atti”, ognuno dei quali ha al proprio interno 2 canzoni: Atto I – memoria del futuro, Atto 2 – Disordinato Spazio, Atto 3 – l’Errore, includendo anche un “intervallo” tra questi pubblicato solo su YouTube.
Tra gli highlights del concerto sicuramente Puta, Viso Blu e Senza Limiti, scritta in collaborazione con Venerus e che anche lui aveva suonato poche settimane prima allo Spring Attitude. L’atmosfera però è molto diversa, se nella serata del 17 settembre nel set romano di Cinecittà vi era una bolgia, qui la sala buia e piccola del Mattatoio ha creato un senso di intimità, sicurezza e delicatezza ulteriore che hanno aggiunto molto all’esibizione, un’atmosfera forse più adeguata allo stile cantautorale di Joan Thiele, che nelle esibizioni dal vivo aggiunge moltissimo, regalando uno spettacolo assolutamente da non perdere.