Nel panorama culturale italiano, la prima edizione di tale evento si preannuncia come un’esperienza unica e coinvolgente, proiettando lo sguardo oltre i confini occidentali per abbracciare l’entusiasmante mondo dei K-Drama. L’iniziativa, frutto di due anni di collaborazione tra studiosi italiani e sudcoreani, si inserisce nelle attività per celebrare i 140 anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Corea del Sud. Si tratta di un evento prestigioso arricchito da momenti di ricerca, incontro e approfondimento scientifico, dove la splendida città di Sorrento funge da palco per le più amate celebrità coreane. La scelta della città campana come location per il K-Drama Festa non è casuale. Sorrento, gemellata con la città di Gangneung, si presenta come un simbolo di connessione tra Oriente e Occidente. La sua tradizione filmica, il pino marittimo e la comunità di fan attiva in Campania ne fanno il luogo ideale per avviare un susseguirsi di eventi culturali che travalicano i confini nazionali. Negli anni, il fenomeno dei K-Drama ha dimostrato di essere un potente mezzo di promozione turistica. La Corea è riuscita ad aumentare il flusso turistico e ad attirare visitatori attraverso le grandi narrazioni mediatiche, un modello che Sorrento e l’Italia stessa sperano di replicare. Dal 2020, i K-Drama hanno conquistato cuori e schermi in tutto il mondo, abbracciando una vasta gamma di fasce d’età e trasformandosi in un fenomeno trasversale. La loro capacità di coinvolgere pubblici eterogenei è al centro di uno studio volto a comprendere l’effetto patemico dei K-Drama, che vengono addirittura definiti “curativi” da alcuni spettatori. Il loro fascino ha catturato l’entusiasmo di un pubblico in costante crescita, trasformandosi nel più grande fandom Hallyu in Europa, con 870.000 persone solo nel 2021 (FONTE: Rapporto “Analysis of Global Hallyu Status” pubblicato nel 2022 dal Ministero coreano degli Affari Esteri e dalla Korea Foundation). L’evento è un’occasione per riflettere sull'”onda coreana” come facilitatore di traduzione e attivatore culturale. In tal senso, I K-Drama non sono semplici storie, ma potenti mezzi di connessione tra culture diverse. Progetti come “Kingdom” e “Road to Boston” svelano come lo storytelling coreano riesca a unire persone provenienti da contesti culturali molto diversi, trovando tratti invarianti che superano le barriere geografiche. Durante l’incontro è emerso un aspetto straordinariamente interessante, concentrato sul confronto tra il modo europeo di affrontare il mito del drago e l’approccio coreano. Tale confronto ha evidenziato differenze significative. Mentre in Europa l’eroe sfida il drago con la spada, in Corea, la forza della comunità unita e della solidarietà convince il drago ad arrendersi. Una metafora che suggerisce un approccio diverso alla risoluzione dei conflitti. Il sostegno di organizzazioni stimate come Sapienza Università di Roma, l’Ambasciata della Repubblica di Corea in Italia, l’Istituto Culturale Coreano di Roma, Regione Campania, Campania Film Commission, ENIT, sottolinea l’importanza di questa celebrazione culturale.
Il fenomeno della Korean Wave, che ha già conquistato gli italiani con il K-Pop e il K-Movie, ha esteso la sua influenza anche al K-Food, suscitando un crescente interesse per gli ingredienti coreani e le loro proprietà salutistiche. La ricca tradizione culinaria coreana, già consolidata come una potente espressione culturale attraverso il cinema e i drama, ha catturato l’attenzione a livello internazionale. Per assicurare un’esperienza coreana autentica e completa AT Korea Agro-Fisheries & Food Trade Corporation offrirà una degustazione gratuità di delizie coreane. Il prossimo sabato 16 Marzo, durante l’ora di pranzo, presso il bistrot del Teatro Tasso di Sorrento, sarà possibile assaporare i piatti tipici della cultura gastronomica coreana. La serata culminerà in una cena di gala presso la suggestiva sede della Scuola Alberghiera, l’Istituto San Paolo, con la partecipazione di VIP, istituzioni e celebrità dei più famosi K-Drama. A guidare questa esperienza saranno la chef coreana Sun Young Koo e lo chef Mario Affinita del Ristorante Don Geppi, insignito di una stella Michelin, del Majestic Hotel di Sant’Agnello. Tra i piatti in degustazione, alcuni resi celebri dalle loro apparizioni in serie e film coreani, come i tteokbokki: gnocchi di riso cilindrici cotti in brodo con salsa gochujang (a base di peperoncini), arricchiti con uovo sodo, verdure o frittata di alghe, protagonista nel primo episodio della popolare serie Squid Game. La selezione comprende anche il gimbap, i ravioli mandu e il ramyeon, una zuppa di noodles con funghi, verdure e uovo. Inoltre, piatti iconici come Kimchi, Kimbap e Bibimbap stanno gradualmente conquistando il vocabolario gastronomico della cultura asiatica in Italia.
In conclusione, il K-Drama Festa Sorrento si configura quindi non solo come un festival di intrattenimento, ma come una vera piattaforma per mettere in contatto persone di culture diverse.
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