A partire da lunedì 15 gennaio fino a lunedì 29 gennaio la Casa del Cinema di Roma ospita “Tutti i colori del cinema. I film di Sergio Martino”, in occasione della presentazione della sua autobiografia.
Inizialmente sceneggiatore e successivamente regista, debutta con un sexy-documentario nel 1968 dal nome dell’omonimo libro “Mille peccati… nessuna virtù”. Lui fu subito amato dal pubblico durante tutti gli anni Sessanta, Settanta ed Ottanta, poiché faceva distogliere l’attenzione dai tristi eventi che coinvolgevano gli italiani in quei tempi. Opinione meno favorevole era quella della critica nei confronti di Sergio Martino e dei suoi film, che ormai riguardavano più vasti temi (dalla commedia al thriller). Il regista conserva ancora un’ironia anglosassone ed è artista del cinema di genere (cinematografia popolare).
La proiezione ha inizio con “La commedia gastronomica” alle ore 15.30 con il film Spaghetti a mezzanotte (1981/92’). «Gigi Borghese, marito di Barbara Bouchet, nell’autunno del 1980 mi propose di fare un film con la sua casa di produzione, su sceneggiatura di Franco Marotta e Laura Toscano, coniugi sceneggiatori che scrivevano commedie di gusto anglosassone […]. Protagonisti del mio film erano Barbara e Lino Banfi. […] Il copione aveva una trama divertente che io resi più casareccia, senza involgarirla troppo. […]. Lino e Barbara stabilirono in fretta un grande affiatamento e girammo in una frizzante atmosfera ad Asti, città accogliente, nella stagione dei tartufi, cosa che ha reso il mio ricordo di quel set particolarmente piacevole e… aromatico» (S. Martino).
L’evento termina con Le città tremano… il poliziesco all’italiana alle ore 16.30 con il film Milano trema: la polizia vuole giustizia (1973/103’). «Nella Milano dei tempi di Calabresi, Luc Merenda è un ispettore radiato dalla polizia per i suoi metodi sbrigativi e per il suo anticomunismo. Ma seguita a lottare contro i malviventi e scopre un giro capeggiato da un alto funzionario della Questura e da un editore fascista. I due cercano di corromperlo perché vada dalla loro parte, ma Merenda spara. Verina Glassner al tempo sul “Monthly Film Bulletin” lo bollò di fascismo alla Callaghan facendo notare certe battute di Merenda sugli anarchici e sui comunisti. Per far parlare una ragazza le mostra la foto di una donna incinta morta commentata da un terribile “Ti piace l’inizio della rivoluzione? Non è certo una gran bella bandiera per il Cremlino”. […] La risposta del tempo di Martino: “Sono stato tra i primi a fare un film sulla polizia, un film che conteneva anche dei riferimenti all’attualità, al caso Calabresi. Ma il valore politico di questi film è sempre abbastanza relativo, hanno sempre una matrice qualunquista, di destra, cioè si vede il poliziotto, il commissario che in uno stato democratico è molto limitato, non gli vengono dati mezzi adeguati. E allora cerca di farsi giustizia da sé e ci riesce”» (Giusti).
A seguire della rassegna curata dalla Cineteca Nazionale, il regista interverrà presentando il libro autobiografico “Mille peccati… nessuna virtù?”, con l’intervento d’eccezione di Steve Della Casa.
Tutti coloro che sono interessati possono partecipare gratuitamente fino ad esaurimento posti. Per ulteriori informazioni rivolgersi al sito della Casa del Cinema.
Sabina Marchetti