Giunge alla seconda edizione l’incontro Seminari di Natale “la Chimica è di tutti”. Centinaia di studenti delle scuole superiori hanno gremito l’aula Aldo La Ginestra dell’Edificio di Chimica, nella mattina di giovedì 19 dicembre, per ascoltare le relazioni dei professori riguardo alle loro ricerche e attività quotidiane in campo chimico.
Ad aprire l’incontro sono state le parole del Magnifico Rettore de la Sapienza Eugenio Gaudio e del Direttore del Dipartimento di Chimica Luciano Galantini. Entrambi hanno enfatizzato la rilevanza centrale della chimica, una scienza che tocca tutti gli ambiti della nostra vita e che quindi ha una sorta di ruolo di leadership rispetto alle altre scienze moderne.
La Professoressa Stefania Panero è stata la prima ad intervenire, portando all’attenzione del pubblico le sue conoscenze in merito alle batterie litio-ioni, uno strumento che presenta ottime capacità di conservazione dell’energia. Lo stoccaggio dell’energia rappresenta una delle sfide più importanti della nostra epoca, insieme alla sostenibilità ambientale. Panero si è mostrata soddisfatta per il conferimento del premio Nobel per la chimica a Yoshino, Whittingham e Goodenough per i loro meriti nello sviluppo delle batterie agli ioni di litio, un riconoscimento che, secondo lei, è la prova dell’importanza di questa tecnologia.
Il professore Enrico Bodo ci ha portato in un viaggio alla scoperta della tavola periodica, dall’origine dei primi elementi avvenuta col big bang fino alla creazione di tutti gli altri durante la lunga storia dell’universo. Il professore Mauro Giustini ha mostrato l’importanza della chimica in campo medico e le possibilità della sua applicazione nella somministrazione dei farmaci con l’utilizzo dei blister nanomolecolari. La professoressa Cleofe Pallocci ha trattato il tema della medicina rigenerativa, suddivisa in quattro categorie: ingegneria tissutale, terapie con staminali, ingegneria biomedica e terapie genetiche. La professoressa Silvia Canepari, invece, ha sollevato l’importante questione dell’inquinamento globale. I dati da lei presentati hanno mostrato come la pianura padana sia una delle aree più inquiniate d’Europa. Nel corso della relazione ha spiegato quali sono le procedure per analizzare l’aria e capire l’origine delle sostanze in essa individuate.
La mattinata si è conclusa con la possibilità (previa prenotazione) di visitare il laboratorio SAXSLab Sapienza e di conoscerne, grazie a chi qui quotidianamente lavora, i macchinari. Strumenti all’avanguardia che hanno richiesto da parte dell’università importanti investimenti. Investimenti necessari, tuttavia, per garantire al dipartimento di svolgere adeguatamente la propria attività di ricerca e di studio.