Seconda ed ultima giornata dell’Atelier “Voci e sguardi sulla città”. Interpretazioni a confronto“, organizzato dalla “Facoltà di Scienze politiche, sociologia e comunicazione. «Un convegno – come ricordato durante l’introduzione del Panel “(RI)Pensare la Smart City” da Roberta Iannone, docente del Dipartimento di Scienze Politiche – dedicato ad un tema importante non solo in chiave di attualità, ma anche per la scienza e per la sociologia: la città. Riflettere sulla città significa, infatti, riflettere sulla società nel suo complesso».
Una seconda giornata ricca di impegni. Ben sei, infatti, i Panel organizzati.
Al “Centro Congressi di Ateneo” in Via Salaria sono stati discussi “(RI)Pensare la Smart City“, dalle 9.30 alle 10.30 circa, “Trasformazioni urbane, pratiche sociali e governance” e “Città e trasformazioni“, dalle 11.00 alle 13.00. In “Aula Magna”, invece, la discussione di “Innovazione sociale e periferie: proposte di intervento e valutazione” (9.30 – 10.30), “La città segnata: Roma 2021” e “Culture Urbane” (11.00 – 13.00)
Anche oggi è stato il concetto di “città“, inteso in senso sociologico, e le sue trasformazioni ad essere al centro della discussione. Un concetto, infatti, come ricordato ieri dal prof. Tito Marci, del coordinamento scientifico dell’evento, che può essere inteso sia come uno spazio costruito, quindi in senso architettonico, sia come «abitare. Quindi: interazione», rimandando alla componente esistenziale dell’uomo, cioè la sua politicità.
A concludere i due giorni dell’Atelier, che si propone di diventare un appuntamento annuale di condivisione tra docenti, dottorandi/e e studiosi/e dei tre dipartimenti, la proiezione di un video organizzato dagli studenti della Sapienza dal titolo “La città che vorrei. L’università di cui ho bisogno“, incentrato sul rapporto degli stessi studenti con l’università e la città, anche in tempo di pandemia.