Martedì 5 novembre, presso la Facoltà di Economia, ha avuto luogo il convegno La creazione di valore per gli stakeholders sociali strumenti e risultati presso la sala convegni della facoltà di Economia. Durante l’evento sono intervenute varie figure che si sono interessate al tema negli ultimi anni.
La tavola rotonda, introdotta e coordinata dalla professoressa Antonietta Cosentino, si è aperta con la presentazione della professoressa Angela Magistro, la quale ha spiegato in modo esaustivo, cosa si intende per reddito, profitto e valore. Ha illustrato il recente accordo delle multinazionali americane che consiste in una prima forma di sostegno verso coloro che sono collegati all’azienda.
La moderatrice del convegno, la professoressa Cosentino, ha focalizzato il suo discorso su una valutazione empirica di un caso da lei studiato, mostrando l’importanza metodologica quantitativa e qualitativa per la valutazione sociale, rendendo chiaro e semplice, anche a coloro che non hanno conoscenze base in ambito economico, cosa sia lo SROI (ritorno sociale sull’investimento) e l’importanza degli stakeholders.
Un punto focale dell’incontro è stato capire come si possa creare in modo pratico valore sociale. Riguardo questo argomento, si sono confrontate due esponenti provenienti da due background diversi: la dottoressa Maria Letizia Lorenzini, direttrice salute e integrazione socio-sanitaria della regione Lazio e la dottoressa Francesca Danese, portavoce forum terzo settore Lazio. La prima si è concentrata sulle problematiche burocratiche che sono legate all’assistenza socio-sanitaria, ma ha anche promosso i cambiamenti che la regione sta attuando per migliorare il servizio di medicina di prossimità (interventi sanitari in prossimità di coloro che sono difficili da raggiungere come ad esempio i migranti), la dottoressa Danese invece ha esposto la missione del progetto forum terzo settore Lazio, che consiste nella ricerca di maggiore rappresentazione sociale e ha sottolineato l’importanza e il legame tra l’ascolto della comunità e la comunicazione con essa, al fine di instaurare un rapporto efficace.
Infine, sono stati presentati due progetti che hanno cooperato in passato: SIMM (società italiana di medicina delle migrazioni) e Intersos. SIMM, presentato dal professore Maurizio Marceca, si occupa della promozione e tutela della salute dei migranti, fondato sulla sussidiarietà orizzontale, ha collaborato con importanti enti, tra gli altri il ministero dell’interno e della salute.
Il convegno si è concluso con l’intervento della dottoressa Serafina Antonella Torchiaro, coordinatore delle attività mediche ambulatorio INTERSOS24. Intersos è un progetto che lavora con i migranti minori fin dal 2011, il team dal quale è composto abbraccia vari aspetti, quello culturale, psicologico e sanitario. Il suo SROI in previsione per il periodo 2018-2022 è di 4,70 euro per ogni euro investito. La sua strategia comunicativa è molto efficace e chiara, infatti pubblicano periodicamente la rivista Sul campo che aggiorna i lettori sulla situazione sociale e politica dei luoghi dove Intersos agisce. Le sue attività consistono in distribuzione di rifugi d’emergenza e di generi alimentari di base e promuovono il diritto all’istruzione. Nello specifico, INTERSOS24 è un centro situato nella città metropolitana di Roma che ha la finalità di offrire assistenza a minori stranieri che giungono in Italia non accompagnati dai genitori, per dare loro sostegno e assistenza 24 ore su 24, 7 giorni su 7.